Sapri, dissequestrata l’area con il carroponte. Il concessionario lascia ma annuncia ricorso. “Io, discriminato. Il Comune non indice le gare”.

Dissequestrata l’area del porto di Sapri dove è ubicato il carroponte. All’esito delle audizioni dei principali soggetti coinvolti nella gestione dell’area, concessionari, rappresentanti comunali e funzionari della Regione, tenutesi lunedì, la Guardia di Finanza di Sapri, agli ordini del tenente Nunzio Tricoli, ha provveduto a dare esecuzione all’ordinanza di dissequestro disposta dal Tribunale di Lagonegro.  Il bene, come disposto nel provvedimento, è stato riconsegnato alla Regione Campania che ha provveduto nell’immediato a consegnarla temporaneamente al Comune in attesa dell’esito dei contenziosi pendenti . Il concessionario, il Consorzio Cilento Mare, al centro dell’inchiesta che ha portato ai sigilli a maggio scorso per l’ assenza dei permessi a causa della scadenza della concessione , ha immediatamente provveduto a sgomberare l’area.  Sulla questione  le indagini proseguono. Il Consorzio contesta che il 21 maggio 2025 il Comune ha disposto la proroga tecnica di tutte le concessioni demaniali  marittime  escludendo però quella della Cilento Mare, una discriminazione, a suo dire,. che l’avrebbe posto in una situazione di irregolarità, mentre le gare continuano a non essere effettuate. Per questo il legale del Consorzio ha preannunciato ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della proroga delle concessioni, ritenuta illegittima  e il riconoscimento del diritto alla proroga tecnica in condizioni di parità. “ Sono anni – si legge in una nota del concessionario- che chiediamo di indire le gare. Non possiamo  accettare che il Comune utilizzi il demanio marittimo  come cosa propria, discriminando gli operatori scomodi”. D’altra parte il Comune ha sempre parlato di una diversa natura delle concessioni, alcune, con finalità turistico-ricreative , altre, come quella del Consorzio,  volte alla gestione di un’area tecnica.  La vicenda è ancora tutta da chiarire. L’area dissequestrata pare che non verrà più concessa a privati a ma gestita a livello comunale. Intanto l’assessore al ramo Tommaso Cetrangolo ha fatto sapere che risponderà alla mozione della consigliera D’Agostino e in consiglio comunale fornirà tutti i chiarimenti richiesti.