Maxi operazione antimafia congiunta per mano di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza nel salernitano, che ha portato all’esecuzione di due ordinanze cautelari nei confronti di 88 indagati, di cui 3 minorenni, 79 finiti in carcere e 9 agli arresti domiciliari, tra cui figurano anche elementi di spicco del clan “Fezza – De Vivo”. L’operazione si è estesa in diversi territori, con il suo fulcro nel comune di Pagani, ma con diramazioni nel salernitano e napoletano.
Diversi i reati a vario titolo contestati agli indagati, tutti aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. Le indagini sono partite dalle investigazioni che nell’agosto 2023 portarono all’arresto di Vincenzo Confessore, nonché dagli approfondimenti connessi al tentato omicidio avvenuto a Pagani ai danni di un giovane spacciatore della zona.
Secondo quanto ricostruito, l’associazione criminale, in forte affanno organizzativo ma con un’eccellente capacità di rinnovamento, avrebbe messo in piedi un sodalizio criminale che per affermare la propria forza intimidatrice commetteva anche atti di violenza e minaccia e aveva acquisito il dominio delle piazze di spiaccio sul territorio paganese sia attraverso la fornitura diretta di droga sia imponendo tangenti mensili.
Accertati anche reati di furto e ricettazione di veicoli, ma anche l’esistenza di un apparato interno dedito all’acquisto, stoccaggio e vendita di stupefacenti: attraverso indagini telematiche, nell’arco di 4/5 mesi, il sodalizio avrebbe movimentato, anche in Paesi Esteri, circa 600 kg di hashish, 100 di marijuana e 35 di cocaina e, inoltre, sarebbe stata documentata la detenzione, utilizzo e acquisto di numerose armi e pistole, anche di fabbricazione russa.