Registrati nelle ultime settimane 5 nuovi casi di Febbre del Nilo nel salernitano, tutti localizzati nell’area nord della provincia. I pazienti, due di Sarno, uno di Nocera Superiore, uno di Castel San Giorgio e uno di Roccapiemonte, sono ricoverati presso l’Umberto I di Nocera Inferiore, il “Ruggi” di Salerno e il “Fucito” di Mercato San Severino: secondo quanto si apprende le loro condizioni sarebbero gravi, ma non sono in pericolo di vita, con uno dei cinque già in fase di guarigione. Al momento, dunque, nessun allarmismo per un virus, trasmesso da zanzare infette, che lo scorso anno fece registrare 18 casi e due decessi nel territorio salernitano.
La West Nile è causata da un virus che alberga negli uccelli selvatici e che può essere trasmesso attraverso la puntura di zanzara a mammiferi, uccelli e rettili. Solo in casi rari l’uomo contrae il virus, che si manifesta con sintomi simili a quelli influenzali, ma non può contagiare altre persone. L’Asl Salerno monitora costantemente la situazione sul territorio e ad oggi nessuna zanzara o volatile sono risultati portatori del virus.
Restano comunque le linee guida diramate dall’Azienda Sanitaria, che raccomanda una prevenzione capillare e costante, fondata su buone pratiche ambientali e igieniche, come coprire cisterne e contenitori per l’acqua piovana, usare repellenti per insetti all’aperto, installare zanzariere, rimuovere l’acqua stagnante e pulire grondaie e canalette per evitare ristagni.