Castellabate, Silvia uccisa e bruciata. Tra 60 giorni gli esiti degli esami autoptici.

Si procede contro ignoti per omicidio e occultamento di cadavere sul caso di Ogliastro Marina. Il corpo di Silvia Nowak è stato riconosciuto ieri dal compagno nel corso delle operazioni che hanno accompagnato l’esame autoptico. E l’autopsia avrebbe confermato la presenza di ferite presumibilmente da arma da taglio sulla donna, una delle quali sarebbe stata fatale. La morte dunque sarebbe stata precedente al rogo che avrebbe  in parte carbonizzato il corpo trasferito dunque solo in un secondo momento lì a pochi passi dall’abitazione della donna.  A tendere verso questa direzione anche le ipotesi di quanti sono stati impegnati nelle ricerche nei giorni immediatamente dopo la segnalazione della scomparsa della 53enne . Nell’area dove è stato trovato il corpo c’erano già passati senza trovare nulla. Inoltre la presenza di tracce di bruciato tra la vegetazione fa pensare proprio a questo. Il corpo è stato trascinato nel punto in cui è stato poi ritrovato ma l’assassinio è avvenuto altrove.  Il compagno della donna è stato sentito ma ha dichiarato la propria innocenza e inoltre avrebbe un alibi confermato anche da immagini della videosorveglianza. Il femminicidio resta una delle ipotesi al vaglio sebbene non ci siano mai state né denunce ufficiali né segnalazioni o riscontri di litigi o violenze domestiche. Ora bisognerà attendere 60 giorni per l’esito degli esami istologici che potrebbero fornire ulteriori elementi agli inquirenti.