Bandiere Blu, stop alle candidature. E Sapri?

Scaduto lunedì il termine per la presentazione delle candidature per l’assegnazione della Bandiera Blu 2024. I Comuni salernitani, che con i loro 13 vessilli lo scorso anno hanno colorato di blu quasi tutto il litorale, ci riprovano a fregiarsi del riconoscimento relativo alla qualità del mare. San Mauro Cilento, che nel 2022 rinunciò alla Bandiera Blu per assenza di personale in grado di occuparsi della candidatura, questa volta non ha perso tempo e ha inoltrato la domanda con una settimana di anticipo. Nel Golfo di Policastro, Vibonati e Ispani hanno ultimato in linea con le scadenze i documenti richiesti e sono ora in attesa del responso. Le domande vanno infatti ora processate per vedere se possono essere accolte. La cerimonia di premiazione delle Bandiere 2024 si terrà come al solito a maggio e aprirà così una stagione turistica dove questo tipo di riconoscimenti ha un’influenza sui visitatori e sulla loro scelta dei luoghi di vacanza. Il Cilento vince facile. Da Capaccio all’estremo lembo della Campania è un susseguirsi senza soluzione di continuità di riconoscimenti sostenibili tra Bandiere Blu e Vele di Legambiente che qualificano l’ambiente dell’area. Unico stop in questo mare di blu il Comune di Santa Marina che da anni non si fregia di nessuno di tali riconoscimenti né partecipa a questo tipo di certificazioni. Quest’anno c’è preoccupazione anche per le sorti di Sapri. Per due anni la cittadina non  ha ricevuto la Bandiera Blu, una volta perché esclusa, e un’altra per la decisione di non presentare la domanda, visti anche i problemi di balneabilità sulle spiagge del Lungomare e di Camerelle, anche quest’anno ancora ferme sul giudizio di buono rispetto all’eccellente delle altre spiagge. I punteggi finali per ottenere la Bandiera Blu tengono conto delle performance medie del litorale , prendendo in esame gli ultimi anni. La speranza è che Sapri torni a veder sventolare il vessillo almeno su alcune delle spiagge che formano la sua costa.