Dalla Campania alla Puglia in difesa del grano italiano. Oltre 500 gli agricoltori di Coldiretti Campania che hanno preso parte, insieme a operatori del settore arrivati da tutta Italia, alla maxi mobilitazione a Bari, per dire basta ai trafficanti di grano che utilizzano le importazioni di prodotto straniero per far crollare i prezzi di quello italiano, scesi ormai drammaticamente sotto i costi di produzione. A rischio la sopravvivenza di oltre 130.000 aziende agricole italiane impegnate nella coltivazione, ma anche un patrimonio territoriale di oltre 1 milione di ettari minacciati dall’abbandono e dalla desertificazione.
Una marea gialla della Coldiretti ha così invaso pacificamente con cartelli, bandiere, striscioni e sacchi vuoti la città pugliese, cuore del Granaio d’Italia, ma anche Palermo, Firenze, Cagliari e Rovigo: una mobilitazione imponente per ridare dignità agli agricoltori e chiedere maggiori controlli per fermare speculatori e importazioni sleali.
Alla manifestazione in Puglia sono scesi in piazza in quasi 8.000 a sostegno di una filiera cardine del Made in Italy, come più volte ribadito dalla Coldiretti “Non possiamo accettare che il lavoro degli agricoltori venga calpestato, né” dicono dall’associazione “che la qualità del grano italiano venga svenduta”. Così, dal palco barese, è stato lanciato un piano in sette punti, che prevede, tra l’altro, il sostegno ai contratti di filiera, il blocco delle importazioni di grano trattato con sostanze vietate, la reciprocità delle regole per i prodotti importati e nuovi investimenti in ricerca e innovazione.