E’ arrivato come sempre accompagnato dal figlio, Franco Alfieri per la nuova prima udienza del processo sugli appalti relativi alla pubblica illuminazione a Capaccio Paestum dopo il trasferimento del procedimento a Vallo della Lucania. Con lui i suo avvocati, tra cui Domenicantono D’Alessandro, e poi alla spicciolata sono arrivati anche gli altri 5 indagati , tutti dunque presenti. Un’ora e mezza circa la durata della prima seduta durante la quale sono state affrontate le questioni preliminari. Innanzitutto è stata ratificata la costituzione di parte civile del Comune di Capaccio-Paestum. Il pubblico ministero ha obiettato sul numero corposo dei testimoni chiamati dalle difese, 31 solo per Alfieri, e evidenziato la necessità di integrare alcuni atti irripetibili eseguiti quando il procedimento era a Salerno e non presenti nel fascicolo. Le difese hanno evidenziato dei vizi che potrebbero a loro dire inficiare l’utilizzo delle intercettazioni per la cui trascrizione si è deciso di nominare un perito. Il collegio difensivo è stato chiamato a valutare le eccezioni da loro proposte. Avanzate anche le richieste di revoca delle misure cautelari per Alfieri e De Rosa, ancora ai domiciliari, e per Campanile e D’Auria per cui vige l’obbligo di dimora, come per Greco la cui istanza verrà presentata alla prossima udienza. Il processo è stato aggiornato al 9 ottobre. Calendarizzate anche le altre date dell’anno: 16 ottobre, 20 Novembre e 4 dicembre.
Le interviste agli avvocati del collegio difensivo, Antonello Natale e Cecchino Cacciatore.