San Giovanni a Piro, il murale di Ortega passa al comune.
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- Pubblicato Lunedì, 21 Febbraio 2022 09:14
Nel luglio del 1828, a seguito di una rivolta antiborbonica, Bosco venne interamente dato alle fiamme e quindi raso al suolo . Dal 1980 un murale all’ingresso del borgo ricorda quel momento storico dal sapore di voglia di libertà. Un’opera formata da 196 maioliche realizzata da Josè Ortega , il pittore e scultore spagnolo, costretto all’esilio durante la dittatura franchista e che nel 1980 dopo tanto peregrinare per l’Europa, si stabilì in questa piccolissima frazione di San Giovanni a Piro. Il murale è posizionato in un’area demaniale e quindi il comune non ha pieni potersi su quel importante sito. Ritenendolo prezioso per la comunità, l’amministrazione del Sindaco Ferdinando Palazzo si è attivato per acquisirlo al patrimonio comunale. Dopo un lungo iter burocratico l’obiettivo sta per essere centrato. Giovedi scorso al termine del tavolo tecnico, al quale erano presenti, tra gli altri, l’agenzia del demanio e della sovrintendenza, è stato siglata la bozza d’accordo di valorizzazione relativo al trasferimento all’Ente Locale del sito dove sono collocate le 196 maioliche di Ortega . Per il passaggio definitivo è necessario che l’accordo sottoscritto venga approvato dal consiglio comunale, dove certamente otterrà il via libera. “ Subito dopo – dichiara soddisfatto il sindaco Palazzo – daremo rapidamente il via libera alla riqualificazione del sito . sara il modo migliore per onorare i 100 anni dalla nascita di Ortega, anche se con un pizzico di ritardo “ , nacque in Spagna nel 1921.
antonietta nicodemo
Ajeta commemora i caduti. La storia della tomba del Marinaio Ignoto.
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- Pubblicato Lunedì, 08 Novembre 2021 13:35
Suggestiva commemorazione domenica ad Ajeta dove l’amministrazione comunale ha deciso di spostare il ricordo del centenario della traslazione del Milite Ignoto a Roma al 7 novembre . La scelta è legata al fatto che il 7 luglio 1921, fu inaugurato il monumento ai caduti nella cittadina del Golfo di Policastro . Nel corso della cerimonia di domenica il prof. Francesco Mandarano , ha trasportato i presenti, a distanza di un secolo, a quel tempo, ripercorrendone simbolicamente i passaggi: la costituzione del Comitato cittadino per la costruzione del monumento con l’impegno di Fedele Candia per la raccolta di fondi; il sindaco Giuseppe Rea, di cui si è fatta memoria, impegnato in prima persona e soprattutto le mamme e le sorelle dei caduti che portarono, in testa, gratuitamente, i materiali per realizzare la base del monumento, e la realizzazione dello stesso commissionato alla ditta Allegrini di Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, per un costò di 7.300 lire. Proprio quel monumento che rappresenta la vittoria alata con una corona d’alloro è stato al centro della commemorazione di domenica. Ma Ajeta porta con sé anche una ferita più profonda legata alla Grande Guerra che ha testimonianza storica in un altro monumento: la Tomba del Marinaio ignoto. La notte di Natale del 1917, un sommergibile tedesco affondò, tra Scalea e Praja, il mercantile britannico “Umballa”, che trasportava orzo ed era diretto a Napoli. Dei 15 marinai indiani che ne componevano l’equipaggio, ne furono recuperati solo 12 i quali riposano nel cimitero monumentale di Mumbai. Gli altri tre finirono per essere trasportati dalle onde e vennero ritrovati poi uno sulla spiaggia di San Nicola Arcella, un altro su quella di Scario, dove venne sepolto nella Cappella dell’Immacolata e il terzo a Praja, all’epoca frazione di Ajeta, nel cui cimitero venne sepolto. La lapide ancora oggi visibile, reca questa epigrafe: UNO SCONOSCIUTO MARINAIO INDIANO DELLA GRANDE GUERRA. Questa tomba del marinaio ignoto è un monumento che in quest’anno particolare assume un significato ancora più forte per l’intero Golfo di Policastro.
Taglio del nastro per il MuMont, il Museo Civico di Montesano sulla Marcellana. 7 le sale allestite.
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- Pubblicato Venerdì, 05 Novembre 2021 13:08
Taglio del nastro questa mattina per il MuMont, il Museo civico Demo di Montesano sulla Marcellana ubicato presso palazzo Gerbasio. Nato nel 2000 e riconosciuto nel 2010 dalla Regione Campania museo di interesse regionale, ha visto una sistemazione degli ambienti e una riorganizzazione dell’allestimento . Ad oggi sono 7 le sale che lo compongono. In esse, divise per temi, è ripercorsa la storia socio–antropologica di Montesano con oggetti e testimonianze culturali in grado di ripercorrere usanze, costumi, e tradizione agricola attraverso abbigliamento, artigianato, mezzi di lavoro, cucina, unità di misura, antichi mestieri e arti femminili. Presente anche una sezione dedicata alla vita militare . Sono tutti pezzi riconducibili al periodo tra il XVIII e la prima metà del XX secolo. Sono stati esposti in modo da rendere comprensibili il significato, il loro utilizzo nel contesto originario e il legame con il presente. Una collezione maturata grazie al contributo di donazioni e lasciti dei cittadini e poi diventata importante e di una mole tale da giungere a sistemazione definitiva. Il Museo ha lavorato anche lungo al linea dell’alleanza educativa tra scuola e territorio come spiega il Direttore del MuMont Giuseppe Aromando.
L’obiettivo è lavorare con i giovani perché diventi luogo di conoscenza ma anche occasione di didattica partecipata e di arricchimento dell’offerta formativa. All’inaugurazione di stamane erano presenti dunque oltre al sindaco Giuseppe Rinaldi, anche gli alunni della V dell’Istituto tecnico del Turismo di Montesano
Il Museo resterà aperto fino all’Epifania tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 9.30 alle 13. Gli orari e le visite virtuali sono disponibili anche sulle pagine Fb e Instagram del MuMont.
Daria Scarpitta
Agropoli, al via la stagione teatrale. Sette spettacoli da novembre a marzo.
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- Pubblicato Lunedì, 25 Ottobre 2021 12:06
Presentata la stagione teatrale del cineteatro “Eduardo De Filippo” di Agropoli che torna ad aprire i battenti, dopo oltre un anno di chiusura dovuto all’emergenza Covid. Presso l’aula consiliare Alfonso Di Filippo, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del cartellone 2021/2022. La stagione partirà ufficialmente il prossimo 19 novembre con un trio d’eccezione: Mariagrazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, in scena con «Figlie di Eva». L’ultimo appuntamento, invece, sarà venerdì 18 marzo, quando calcherà il palcoscenico del De Filippo Biagio Izzo con «Tartassati dalle tasse». Complessivamente saranno 7 gli spettacoli proposti nel cartellone, organizzato in collaborazione con Teatro Pubblico Campano dal direttore artistico Pierluigi Iorio. In scena si avvicenderanno grandi protagonisti del panorama nazionale. Da martedì 26 ottobre partirà la campagna abbonamenti; sarà possibile recarsi presso il Municipio di Agropoli, in piazza della Repubblica, il martedì e il giovedì dalle ore 15 alle 18. Il costo per l’abbonamento a 7 spettacoli sarà ridotto rispetto alla scorsa stagione, ovvero 200 euro per la poltronissima; 170 euro per la poltrona e 110 euro per la poltroncina (compresi diritti di prevendita). Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 324 7879696. Il botteghino del teatro resterà aperto nei giorni degli spettacoli dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 20.30.
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