Tragedia di Genova, mercoledì i funerali di Stato
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- Pubblicato Lunedì, 13 Maggio 2013 13:33
C’è anche la bara di Francesco Cetrola, il maresciallo di 37 anni originario di Santa Marina fra quelle avvolte nel tricolore nella camera ardente allestita a Genova per le vittime della tragedia di martedì sera nel porto. Sono centinaia i cittadini comuni e le autorità che giungono presso la sede della Capitaneria di porto, dove è stata allestita la camera ardente, per rendere omaggio alle giovani vittime accertate. Tra i primi a far visita ai familiari è stato il presidente della regione Ligure, Claudio Burlando. Intanto i sommozzatori continuano a cercare in mare l’ultimo disperso, il sergente Giovanni Jacoviello, fino alle 14 di oggi non era stato ancora ritrovato. I funerali, su richiesta dei genitori delle vittime, saranno celebrati quando sarà recuperato il corpo del militare ancora sotto le macerie e che nel momento del drammatico incidente si trovava nella torre piloti con il maresciallo cilentano. Secondo indiscrezioni, se Jacoviello non sarà recuperato nelle prossime 24 ore i funerali di stato saranno celebrati mercoledì. Domenica mattina in fila per un saluto al giovane Maresciallo salernitano c’erano otto suoi amici giunti da Santa Marina alle 7,30. La loro visita è servita a dare un sostegno alla mamma Maria Romano Alfano, ormai distrutta dal dolore. L’amministrazione comunale attende la data ufficiale dei funerali per partecipare alla funzione con una delegazione. A rappresentarla saranno il sindaco Dionigi Fortunato, l’assessore Giovanni Pellegrino, il consigliere Antonio Lione e il vigile Franco Siciliano che reggerà il Gonfalone di Santa Marina, il piccolo paese interno del Golfo di Policastro dove Francesco era cresciuto e dove faceva rientro durante le sue brevi pause. Ora l’intero paese lo attende per l’ultimo abbraccio. Dopo i funerali di stato, infatti, il feretro sarà trasferito in paese per i funerali privati.
Antonietta Nicodemo
Omaggio a Francesco Cetrola e alle vittime della tragedia di Genova
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- Pubblicato Domenica, 12 Maggio 2013 13:39
A Santa Marina, paese d'origine del maresciallo Francesco Cetrola, il Sindaco, Dionigi Fortunato, ha annunciato che sarà proclamato lutto cittadino il giorno dei funerali del militare, il cui nome, casualmente, è stato oggi ripreso dalle telecamere Rai e trasmesso sui teleschermi di quanti da casa stanno seguendo la triste vicenda.
L’Amministrazione comunale di Santa Marina, parenti ed amici di Francesco, si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia del giovane ragazzo rimasto coinvolto nell'incidente insieme agli altri suoi colleghi in servizio al momento della sciagura.
In tanti, in queste ore, stanno rendendo omaggio alle vittime della tragedia di Genova, le cui salme, nella giornata di ieri, sono state composte nella camera ardente allestita presso la Capitaneria di porto, accanto al molo Giano.
Tanti fiori e un grande tricolore per ricordare in silenzio i militari defunti: Maurizio Potenza, Michele Robazza, Daniele Fratantonio, Davide Morella, Marco De Candussio, Sergio Basso, Giuseppe Tusa, Francesco Cetrola. Manca ancora il sergente Gianni Jacoviello, l'ultimo disperso che ancora i sommozzatori non sono riusciti ad estrarre dalle macerie.
Su ogni bara appaiono i simboli della Marina e la foto di ciascun militare. Ai piedi dei feretri, un mazzo di rose rosse e bianche, i colori della città di Genova e la corona inviata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Si attende la conferma della data dei funerali di Stato, che probabilmente saranno celebrati in forma solenne lunedì, in cattedrale a Genova, dal cardinale Angelo Bagnasco.
Strage di Genova: è Francesco Cetrola l'ottava vittima dell'incidente
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- Pubblicato Sabato, 11 Maggio 2013 15:35
E' arrivata nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio, la tragica notizia del riconoscimento di uno dei corpi dei due ultimi dispersi nell'incidente che si è verificato martedì sera al molo Giano, di Genova. Il cadavere di Francesco Cetrola è stato identificato dalla divisa che indossava.
E’ stata una nottata terribile per Santa Marina, incollata al televisore in trepida attesa da quando si è saputo del ritrovamento dell’ottava vittima della tragedia avvenuta al porto di Genova. E la notizia è arrivata intorno alle 23.30. La salma individuata era proprio quella di Francesco Cetrola, il maresciallo della Guardia Costiera, originario di Santa Marina. Non ce l’ha fatta il 38enne per cui in queste ore si era continuato a pregare e sperare. Sono stati proprio i suoi colleghi, i sommozzatori della Guardia Costiera a rinvenirne il corpo intorno alle 19.30 sul fondo del molo Giano, lì dove era crollata la parte più alta della torre. E’ stata la divisa ancora intatta, nonostante le ore trascorse in mare, a far capire che si trattava proprio di Francesco. Tuttavia, ci sono volute diverse ore per riuscire ad estrarre il corpo e dunque l’identificazione è avvenuta solo più tardi, lasciando a lungo nell’apprensione i familiari già affranti. Alla madre fino a questa mattina non le era ancora stato permesso di vedere il corpo del figlio forse per risparmiarle un dolore ancora più grande. A chi le ha parlato ha confidato di sentirsi come in un sogno e di essere consapevole che quando tutto le apparirà nella sua cruda realtà, sarà il momento più difficile di tutti.. Un triste destino quello che voluto che Francesco si trovasse lì, su quella maledetta torre, appena arrivato per iniziare il suo turno e dare il cambio a quegli altri militari che pure sono stati colti dalla morte mentre scendevano in ascensore dalla torre. Attimi fatali se si pensa che se solo l’impatto fosse avvenuto poco prima il numero delle vittime sarebbe stato minore. Francesco invece si trovava al suo posto per lavorare. assieme a lui il collega 33enne Gianni Iacoviello ancora disperso e uno dei militari poi riuscitosi a salvare gettandosi in mare . Ora bisognerà attendere che venga ritrovato anche l’ultimo corpo. Con ogni probabilità all’inizio della prossima settimana si terranno i funerali di Stato. Una delegazione dell’amministrazione comunale di Santa Marina e di cittadini del posto, amici di Francesco, si recherà a Genova per presenziare alla cerimonia. Poi il corpo tornerà nel suo paese natale e qui in occasione dei funerali privati verrà proclamato il lutto cittadino. Francesco un giovane che tutti ricordano come una persona buona, disponibile, ligia al dovere che parlava poco ma bene e che nell’ultimo periodo si era dedicato al volontariato a Torino dove viveva, doveva tornare a Santa Marina proprio di qui a qualche giorno per un’occasione gioiosa, il matrimonio di un amico. Terribile pensare invece che quello verso il suo paese d’origine sarà il suo ultimo viaggio.
Daria Scarpitta
Trovato il corpo di Francesco Cetrola
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- Pubblicato Sabato, 11 Maggio 2013 07:03
Ieri, intorno alle 22.30, dopo più di tre ore di lavoro, i soccorritori hanno estratto la salma di uno dei due ultimi dispersi nell'incidente di Genova. Si tratta di Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina, ritrovato all'interno della cabina dell'ascensore, sotto le macerie della torre di controllo precipitata in mare.
I palombari hanno dovuto tagliare parte della struttura metallica della torre per avvicinarsi alla zona dove, già intorno alle 19.00 di venerdì, era stato localizzato quel corpo, che poi è risultato essere del giovane maresciallo di Santa Marina.
Francesco Cetrola è stato identificato dalla divisa che indossava, che ha consentito, a persone vicine ai familiari, di confermare, quasi immediatamente, la tragica scoperta. Il cadavere di Cetrola è stato infatti riconosciuto a poca distanza dall'ora in cui è stata recuperata la salma, anche se la notizia ufficiale della sua morte è trapelata solo più tardi.
E' a lutto l'intera comunità di Santa Marina che si unisce al dolore dei parenti di Francesco e piange la perdita del caro concittadino.
Manca ora all'appello solo il sergente Giovanni Jacoviello. Intanto dall'Istituto di medicina legale dell'ospedale San Martino di Genova fanno sapere che tre vittime dell'incidente sono morte per annegamento, le altre quattro per politraumatismi da schiacciamento. E' quanto emerso dai rilievi autoptici effettuati.