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Truffa da Salerno a Sapri: scalavano i km delle auto usate. Denunciati 22 rivenditori e 61 veicoli.

Scalano i chilometri sulle vecchie auto per truffare i clienti interessati all’acquisto di veicoli usati. Un’attività che chiaramente garantisce incassi illeciti ai rivenditori senza scrupoli. Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha aperto un’apposita inchiesta ed ha portato alla luce le concessionarie che frodavano. Per fronteggiare tale fenomeno dal mese di ottobre le fiamme gialle hanno eseguito una serie di servizi mirati alla prevenzione e alla repressione del cosiddetto “lifting chilometrico” su auto usate messe in vendita negli autosaloni dell’intera provincia salernitana. L’indagine investigativa ha interessato diversi Comuni tra questi: Sapri, Agropoli, Vallo della Lucania, Sala Consilina, Castelnuovo Cilento, Montesano sulla Marcellana, Teggiano, Casal Velino, Celle di Bulgheria e Ascea. Compressivamente sono state 110 le rivendite controllare. L’indagine è terminata con 22 titolari di autosaloni denunciati per frode in commercio e il sequestro di 61 veicoli. Secondo quanto accertato, i mezzi venivano sottoposti ad una revisione anticipata, anche di un anno rispetto al periodo previsto, durante la quale venivano ridotti fittiziamente i chilometri percorsi che appaiono sul display della vettura. L’obiettivo, chiaramente, era quello di vendere i veicoli ad un prezzo maggiorato rispetto al suo reale valore. La frode è stata scoperta comparando i dati storici delle revisioni effettuate sulle vetture estrapolati dalla banca dati della Motorizzazione Civile con il chilometraggio riportato sull’ultima revisione, nonché su quello del display del mezzo oggetto di verifica. Così è venuta fuori la truffa.

 

Antonietta Nicodemo

Vallo Della Lucania, aggressione in piazza. Tre commercianti feriti e due indagati. Il comune chiede aiuto al questore. La minoranza: “Più vigilanza”.

Aggressione in pieno centro a Vallo della Lucania, due persone in manette

Tre commercianti feriti, un arresto, una denuncia presso il Tribunale dei Minori e la richiesta dell’intervento del Questore di Salerno nei confronti dei due indagati. Questo è quanto viene fuori dalla ricostruzione dei fatti successivi all’episodio di violenza consumatasi mercoledì sera nella piazza centrale di Vallo della Lucania. Un episodio che ha riacceso i riflettori su due questioni: criminali rom e assenza di un’adeguata vigilanza a tutela della sicurezza pubblica. Mercoledì scorso una coppia di fratelli appartenenti ad una delle famiglie di zingari residenti nelle case popolari cittadini, entrambi già noti alle forze dell’ordine, ha preso a calci, pugni e bastonate tre giovani in servizio in due locali pubblici: due dipendenti del bar “Da Rocco” e il titolare della vicina pizzetteria “La Tavernetta Davide Delli Santi”. Quest’ultimo ha avuto la peggio. Ha riportato gravi ferite per le quali si è reso necessario il ricovero in ospedale. Stamattina si è recato al lavoro, anche se pieno di lividi. Nel frattempo le indagini dei Carabinieri hanno portato alla convalida dell’arresto per l’aggressore maggiorenne e la denuncia al tribunale dei minori per il fratello minorenne. E in Città è tornata la paura. Più volte sono state sollecitate iniziative capaci di mettere a bada alcuni di quei rom, cittadini vallesi, che mettono a repentaglio la sicurezza pubblica. Il Comune ad oggi ha cercato di correggere i loro comportamenti attraverso azioni del piano di zona, ma dopo quanto accaduto è evidente che non hanno avuto esito positivo. L’aspetto più preoccupante è che i due aggressori hanno agito nel cuore della Città senza preoccuparsi delle conseguenze. Il Sindaco Antonio Aloia ha avviato le procedure per interessare del problema il Questore. “Il Comune – spiega l’assessore De Cesare – non può estromettere dal proprio territorio un cittadino. Fino ad oggi abbiamo fatto tutto ciò che la legge ci consente. Adesso confidiamo in un intervento della Questura”. L’aggressione è stata immortalata da foto e video, dalle quali si evince anche l’indifferenza dei presenti rispetto a quanto stava accadendo. C’era anche chi ha assistito all’aggressione seduto da una panchina. Nessuno di loro è intervenuto e nemmeno ha pensato di contattare i Carabinieri. Un’indifferenza preoccupante.

Antonietta Nicodemo

Vallo della Lucania, aggressione nel bar in piazza. Un arresto e una denuncia.

Lipari: locale pubblico senza autorizzazione, sanzionato il titolare |  Stretto Web

Poteva finire in tragedia l’aggressione nel centro cittadino di Vallo della Lucania esplosa per due birre ordinate in un bar oltre l’orario consentito dalle restrizioni anti-Covid. Alla fine un uomo è stato arrestato, il fratello minore denunciato e le loro 2 vittime hanno riportato diverse ferite sul corpo. Passate le 18 due fratelli di una delle famiglie rom residenti a Vallo sono entrati nel bar Da Rocco ed hanno chiesto due birre. Il giovane barman in servizio in quel momento ha precisato alla coppia di zingari che non poteva eseguire l’ordine, perché vietato dalle nuove disposizioni contro la pandemia. Disposizioni che fissano alle 18 la chiusura dei bar. Dopo la chiara precisazione i rom iniziano a prendere a calci e pugni i due barman in servizio in quel momento nel bar, posizionato nella centralissima piazza Vittorio Emanuele. I due dipendenti provano a difendersi dalla furia degli aggressori, poi riescono ad allontanarsi e a ripararsi all’interno della vicina Ottica Maiese. Gli zingari prima distruggono gli arredi esterni al bar poi raggiungono l’ottica e provano invano a forzare la porta di ingresso. Non ci riescono perché antiproiettile. Nel frattempo vengono allertati i Carabinieri. Gli uomini della locale stazione e del Nucleo Radiomobile giungono sul posto e mettono fine al clima di terrore che in un istante era maturato nel cuore della città. I due aggressori sono stati identificati, e dopo la ricostruzione dei fatti, accusati dei reati di tentata estorsione, danneggiamento e lesioni private. Il minore è stato denunciato, il fratello maggiore è stato arrestato. Quanto accaduto non sorprende la cittadina vallese: da tempo alcuni elementi delle famiglie rom che da anni risiedono a Vallo si rendono protagonisti di episodi di crimini di vario genere. 

 

Antonietta Nicodemo

Rofrano, furgone portavalori si ribalta sulla statale 18. Illesi gli agenti. Stava consegnando il denaro agli uffici postali da Torre Orsaia a Sapri.

Carabinieri - Open

Incidente stradale sulla statale 18 nel Comune di Rofrano. Un furgone portavalori della Cosmopol, per cause d’accertare, è finito rovesciato nella cunetta a bordo strada. I due agenti a bordo non hanno subito ferite e da soli sono usciti dalla cabina. Sul posto sono giunti i Carabinieri della Stazione di Torre Orsaia del Comandante Nucera che hanno proceduto a coordinare i soccorsi ed eseguire i rilievi del caso. Il portavalori era impegnato nel suo giro quotidiano tra gli uffici postali più a sud della Provincia di Salerno, stava per raggiungere la filiale di Torre Orsaia e poi avrebbe continuato la consegna del denaro presso le altre sedi, fino a raggiungere gli uffici di Sapri. L’incidente stradale ha inevitabilmente ritardato la distribuzione dei valori e quindi creato disagi presso quegli sportelli con scarsa liquidità per gli utenti di poste italiane. Tutto si è risolto in tarda mattinata. Il furgone incidentato non ha potuto continuare la sua corsa per i danni subiti, i valori che stava trasportando sono stati trasferiti su un altro mezzo blindato, inviato dalla società per portare a termine le consegne. Per rimuovere dal ciglio della strada il portavalori rovesciato è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Fortunatamente l’incidente non ha creato disagi alla circolazione.

 

Antonietta Nicodemo

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