Sapri. Ultimata l'inchiesta sul cantiere navale del porto.
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 13 Giugno 2013 14:44
Chiusa l’inchiesta sul cantiere navale nel porto di Sapri sotto sequestro dalla scorsa settimana. Per i carabinieri che hanno condotto le indagini l’unica responsabile dei reati accertati all’interno dell’area per il rimessaggio è la cooperativa “ Cilento Mare”, perché aveva in concessione il sito dal 14 aprile scorso. Nel frattempo il procuratore ha autorizzato il dissequestro delle 14 imbarcazioni che si trovavano all’interno del cantiere al momento dell’apposizione dei sigilli e si appresta anche a disporre il dissequestro provvisorio del cantiere per consentire alla cooperativa il ripristino dei luoghi. Al termine dei lavori di pulizia l’area verrà sottoposta di nuovo a sequestro, in attesa delle nuove disposizioni della Procura. Per il momento non sembrano esserci all'orizzonte possibilità di dissequestro del carro ponte e delle altre attrezzature meccaniche utili per l’alaggio e il rimessaggio delle imbarcazioni. Attrezzi necessari per un porto come quello di Sapri che ospita diversi pescherecci e che d’estate accoglie centinaia di barche di ogni dimensione. L’assenza, soprattutto del carro ponte, potrebbe favorire una riduzione degli attracchi, con pesanti ripercussioni sull'economia dello scalo. Intanto qualcuno ha trasgredito i sigilli. Qualche giorno fa un operaio bulgaro è stato sorpreso ad eseguire lavori di manutenzione su un' imbarcazione sequestrata all’interno del cantiere navale sotto inchiesta per reati contro l’ambiente e la salute pubblica. Oltre al giovane manovale è stato denunciato all’autorità giudiziaria il committente dei lavori: un imprenditore turistico di Scario. Entrambi sono stati accusati di violazione dei sigilli.
Antonietta Nicodemo
Roccagloriosa. Droga: arrestato un 40enne di napoli da anni domiciliato nel comune cilentano
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 13 Giugno 2013 14:23
Hanno dovuto danneggiare l’auto ma alla fine la droga l’hanno trovata. I carabinieri della stazione di Torre Orsaia agli ordini del maresciallo Domenico Nucera hanno ritrovato all’interno del pannello della portiera posteriore di una Fiat Ducato , 15 grammi di marijuana, 10 grammi di hashish e 400 semi di canapa indiana. Tutta merce già suddivisa in dosi e pronta per essere spacciata. Oltre agli stupefacenti i militari hanno assicurato alla giustizia anche il presunto spacciatore. A finire in carcere è stato Michele Coppola 40 anni di Napoli, domiciliato da alcuni anni a Roccagloriosa. Ed è proprio a pochi metri di distanza dalla sua abitazione che l’uomo è stato fermato dai militari alla guida del furgone. Gli è stato intimato l’alt durante un normalissimo controllo alla circolazione stradale. Nel corso degli accertamenti Coppola si è mostrato molto nervoso e quasi impaurito. Un atteggiamento che ha insospettito i carabinieri e che ha fatto immediatamente scattare un’ispezione più oculata. I militari non hanno esitato a rimuovere ogni mezzo del furgone che poteva essere stato usato come cassaforte di merce illegale. L’accertamento è terminato quando sono venuti fuori dallo sportello posteriore marijuana, hashish e semi di canapa pronti per la vendita. Per il napoletano è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine, con precedenti per gli stessi reati. Da alcuni anni risiede a Roccagloriosa dove convive con una donna del posto. L’arresto eseguito dai carabinieri di Torre Orsaia rientra in una vasta attività investigativa avviata nel basso cilento finalizzata alla repressione di illeciti in materia di stupefacenti.
Antonietta Nicodemo
Roccagloriosa. Droga: arrestato un 40enne di Napoli da anni domiciliato nel comune cilentano (2)
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 13 Giugno 2013 14:23
Hanno dovuto danneggiare l’auto ma alla fine la droga l’hanno trovata. I carabinieri della stazione di Torre Orsaia agli ordini del maresciallo Domenico Nucera hanno ritrovato all’interno del pannello della portiera posteriore di una Fiat Ducato , 15 grammi di marijuana, 10 grammi di hashish e 400 semi di canapa indiana. Tutta merce già suddivisa in dosi e pronta per essere spacciata. Oltre agli stupefacenti i militari hanno assicurato alla giustizia anche il presunto spacciatore. A finire in carcere è stato Michele Coppola 40 anni di Napoli, domiciliato da alcuni anni a Roccagloriosa. Ed è proprio a pochi metri di distanza dalla sua abitazione che l’uomo è stato fermato dai militari alla guida del furgone. Gli è stato intimato l’alt durante un normalissimo controllo alla circolazione stradale. Nel corso degli accertamenti Coppola si è mostrato molto nervoso e quasi impaurito. Un atteggiamento che ha insospettito i carabinieri e che ha fatto immediatamente scattare un’ispezione più oculata. I militari non hanno esitato a rimuovere ogni mezzo del furgone che poteva essere stato usato come cassaforte di merce illegale. L’accertamento è terminato quando sono venuti fuori dallo sportello posteriore marijuana, hashish e semi di canapa pronti per la vendita. Per il napoletano è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine, con precedenti per gli stessi reati. Da alcuni anni risiede a Roccagloriosa dove convive con una donna del posto. L’arresto eseguito dai carabinieri di Torre Orsaia rientra in una vasta attività investigativa avviata nel basso cilento finalizzata alla repressione di illeciti in materia di stupefacenti.
Antonietta Nicodemo
Cilento. Scoperta la banda che riforniva il mercato della droga nel salernitano. Sette arresti tra Vallo della Lucania e Capaccio.
- Dettagli
- Pubblicato Mercoledì, 12 Giugno 2013 15:17
Ennesimo blitz antidroga nel Cilento; l’arresto, alle prime luci dell’alba, è scattato per sette persone tutte ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. Le misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia in collaborazione con la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, sono state eseguite dai carabinieri del reparto Operativo di Salerno coadiuvati dagli uomini dei capitani Starace e Annicchiarico. Una lunga e complessa attività di indagine ha permesso di ricostruire, tassello dopo tassello, la fiorente attività di spaccio che aveva come base i comuni di Vallo della Lucania e di Capaccio. Dai due centri cilentani, infatti, i sette, ora arrestati, gestivano i traffici della droga che poi veniva rivenduta per lo più a giovani tra i 17 e i 22 anni. Agli arresti domiciliari sono finiti il 25enne Costantino Leo, residente a Vallo della Lucania, il 2enne Luigi Noviello originario di Marano in provincia di Napoli, il 25enne cavese Emiliano Carrera, Nicola Paparazzo 32enne di Casal Velino, e i due pregiudicati di 31e 27 anni Salvatore Maresca Giancarlo Rossi, entrambi residenti a Capaccio Scalo. E’ stato l’obbligo di firma, invece, per Susanna Di Feo, 44enne di Vallo della Lucania. Nel corso dell'operazione, portata a termine stamane, sono stati segnalati alla Prefettura di Salerno 60 giovani tra i 17 e i 22 anni quali assuntori di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, partita a luglio del 2012, aveva evidenziato fin da subito l’esistenza di un agguerrito sodalizio criminale, tanto da rendere necessario l’interessamento per la prosecuzione delle indagini della Dda. Arrestati in flagranza di reato Noviello e Carrera, i militari avevano individuato anche una sospetta posizione di Costantino Leo, che pur essendo titolare di un’agenzia di pompe funebri a Vallo, era dedito all’attività di spaccio di droga ad una vasta clientela di giovani del luogo. Nella fiorente attività era coadiuvato da una schiera di incensurati ed insospettabili, tra i quali gli stessi Noviello e Carrera. Quest’ultimo, benché originario di Cava dei tirreni, era domiciliato a Vallo della Lucania, in quantyo frequentatore di un corso che lo avrebbe poi abilitato alla professione infermieristica, mentre Noviello, secondo quanto accertato dagli inquirenti,si era trasferito nella cittadina cilentana per sottrarsi alla guerra di camorra in atto nel capoluogo campano. La rete di approvvigionamento dello stupefacente era, invece, affidata ai pregiudicati capaccesi Maresca e Rossi, molto alle forze dell’ordine e considerati elementi di spicco della malavita locale, in particolare in considerazione del pedigree delinquenziale di Giancarlo Rossi, figlio del più noto Umberto, già affiliato alla Nuova criminalità organizzata di Raffaele Cutolo. Diversa la posizione della 44enne Susanna di Feo, sottoposta all’obbligo di firma. La donna acquistava ingenti quantitativi di hashish e di cocaina dagli spacciatori vallesi, al fine di soddisfare le necessità del figlio tossicodipendente.
Roberta Cosentino
Altri articoli...
- Casal Velino. Scoperta Maxi discarica abusiva
- Castellabate. Legittimo il dissequestro del Grand Hotel Santa Maria di Castellabate
- Campora. Va a funghi nel bosco e perde l'orientamento. Un 84enne viene ritrovato dopo giorni di incessanti ricerche
- Sapri. Il paese dice addio al ragazzo che si è tolto la vita. Martorano "un gesto che non può lasciarci indifferenti".
- Incidente sulla Teggiano-Polla: la procura apre un'inchiesta. Grave la donna finita in un torrente
- Padula. Scoperto ordigno bellico
- Sapri. Sequestri al porto, indaga la Procura
- Golfo di Policastro. Droga: due arresti, quattro denunce e venti segnalazioni alla Prefettura
- Ispani. Atti intimidatori: Iannicelli risponde "Non cediamo alle minacce"
- Marina di Camerota. Occupazione abusiva di suolo demaniale: sequestrato "Il Pirata", noto ristoro di Punta Infreschi
- Sapri. Maxi sequestro al porto: sigilli al cantiere per la manutenzione delle imbarcazioni. Denunciato il presidente della "Cilento Mare". Ma la Difesa ribatte..
- Ispani. Biglietti intimidatori invitano Iannicelli a lasciare il paese entro il 12 giugno