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Valentina Col morta per embolia polmonare

Una trombo embolia alla base del decesso della 17enne romana rimasta vittima nei giorni scorsi di un banale incidente sulla spiaggia di Marina di Camerota dove la ragazza era ospite, per qualche giorno, della famiglia del fidanzato prima di raggiungere la toscana per trascorrere le vacanze e dove, invece, è poi, morta . L’esame autoptico eseguito dai medici legali ieri pomeriggio presso l’ospedale di Orbetello ha fornito le prime iniziali risposte sulle cause della prematura scomparsa, ora però c’ è da attendere il deposito ufficiale del referto. Intanto sul fronte delle indagini si allarga il numero degli indagati che da dieci sale a undici, oltre ai sanitari toscani e al radiologo della clinica Cobellis di Vallo della Lucania, infatti risulterebbe raggiunto da un avviso della magistratura anche un medico di base di Camerota. Sarebbe colui che per primo lo scorso 14 agosto avrebbe perso in cura la povera Valentina.

Roberta Cosentino 

Scario, piromane in manette. Il difensore "liberava le caditoie"

E' stato sorpreso dai carabinieri mentre tentava di appiccare i fuoco, per questo un 64enne di San Giovanni a Piro è stato arrestato in flagranza di reato. L’uomo in attesa del giudizio per direttissima è stato sorpreso lungo la strada che collega la frazione Scario con il comune capoluogo. A nulla sono valse le giustificazioni, visti i gravi indizi di colpevolezza: il 64enne, è stato ammanettato. Il legale della difesa, l’avvocato Franco Maldonato, punta a far cadere le accuse, in quanto secondo quanto riferito, il suo assistito era intento a liberare le caditoie da alcuni resti di vegetazione che, diversamente, in caso di pioggia avrebbero ostruito i canali di scolo provocando l’allagamento di un' abitazione di proprietà della sorella dell’arrestato. Il pm ha chiesto per il 64enne gli arresti domiciliari mentre la difesa opponendosi alla richiesta del pubblico ministero ha proposto, oltre al rigetto della misura cautelare, l’obbligo di presentazione all’organo di polizia giudiziaria.

"Evasione" nel Cilento, arrestato due volte in 48h

Era tanto innamorato del Cilento tanto da evadere i domiciliari e farsi arrestare due volte nel giro di appena 48ore. Potrebbe non essere un record, ma è quanto ha visto protagonista un pluripregiudicato napoletano, Sandro Zizolfi. Il 38enne, infatti, è stato acciuffato prima ad Agropoli e in ultimo a Vallo della Lucania e se la prima volta era stato riaccompagnato presso la sua abitazione di Napoli, in regime di arresti domiciliari, da ieri mattina , invece, dopo la seconda evasione cilentana e dopo essere stato processato per direttissima, per lui si sono spalancate le porte della casa circondariale vallese. I militari del capitano Alessandro Starace, lo hanno identificato mentre, in tutta tranquillità ammirava le vetrine di alcuni negozi ubicati in via Aneglo Rubino, dunque in pieno centro cittadino. Alla vista dei carabinieri, Zizolfi, ha tentato una precipitosa fuga a piedi , ma il suo tentativo non è andato a buon fine. Gli uomini dell’arma dopo un rocambolesco inseguimento lo hanno bloccato e ammanettato. Trasferito in carcere un altro reato si aggiunge al suo lungo curriculum che lo vede già condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, rapina, furto aggravato, lesioni personali, minacce, estorsione, ricettazione, spaccio di droga e ancora tanti altri. Chissà che proprio nel Cilento non stesse organizzando un suo ennesimo colpo!?

Roberta Cosentino

Caso Valentina Col, tra i dieci indagati della Procura anche un radiologo cilentano

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