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Albanella, furto in farmacia. Si cerca la banda di ladri.

 

 

 
 
 
 


Ladri in azione ad Albanella. A finire nel mirino dei malviventi la storica Farmacia del Leone, situata in località Matinella, in Corso Europa. La banda, composta secondo quanto ricostruito da 5 uomini, intorno alle 3 di notte ha scassinato la saracinesca e ha fatto irruzione nell’attività, dove è riuscita a portare via un bottino non ancora ben quantificato, ma a quanto si apprende si tratterebbe di articoli di vario genere e due registratori di cassa, con all’interno del denaro contante. Poca cosa, però, a quanto trapela: in cassa c’era solo un piccolo fondo. Un furto con scasso durato pochissimi minuti: i malviventi, infatti, sono stati messi in fuga dall’allarme scattato immediatamente dopo la loro incursione nell’attività commerciale e così sul posto è prontamente intervenuta una pattuglia degli uomini del servizio di vigilanza della Farmacia, mentre i ladri sono scappati via a bordo di un’auto. Ad indagare sulla vicenda, i Carabinieri della Compagnia di Agropoli, che grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza cercheranno di risalire all’identità dei malviventi.      

Rosamaria Marino 

 

 

Dissesto idrogeologico, l'allarme di Federcepi. " In 4 anni concluso solo 1 progetto su 3 ".

 Maltempo estremo, alluvione anche in Campania. Sale bilancio vittime -  Meteo Giornale

Sul dissesto idrogeologico si viaggia a rilento. A denunciarlo è il presidente di Federcepi Costruzioni Antonio Lombardi che legge il report pubblicato dall’ l’Autorità nazionale Anticorruzione secondo il quale  Dal 1999 ad oggi soltanto il 32,2% dei progetti finanziati contro il dissesto, è stato portato a termine. Né i sempre più frequenti danni provocati da frane e alluvioni hanno mutato l’azione politica: negli ultimi anni si è passati infatti da 6.595 progetti finanziati nel 2019 agli 8.179 del 2021. Negli ultimi due anni quando pure non sono mancati disastri con vittime e danni, ci si è addirittura attestati intorno ad una media di appena 2.100 progetti all’anno, meno di un terzo di quelli finanziati quattro anni fa. Il dato più allarmante secondo Federcepi concerne però l’ultimazione degli interventi: in 4 anni sono stati finanziati oltre 25.000 progetti ma meno di uno su tre è stato realizzato e del 37%  si sono perse le tracce. “Denunciamo da tempo – ha detto Lombardi-  la farraginosità dei percorsi, delle autorizzazioni e delle procedure in tema di dissesto: occorre intervenire con sollecitudine ed efficacia per mettere in sicurezza il territorio, ed è davvero increscioso che, nel mentre si registrano con sempre maggiore frequenza episodi drammatici di alluvioni, i lavori vengano bloccati dalla burocrazia”. L’obiettivo dell’Anac con il suo Report  è di accertare le cause di blocco dei lavori, favorirne la ripartenza affiancando le regioni e evitare che i fondi vengano ulteriormente sprecati. Tra le regioni che hanno ricevuto più fondi in tutti questi anni figura la Campania con 1,5 miliardi di euro. In Tutta italia dal 1999 ad oggi sono stati spesi 17, 2 miliardi.

 Daria Scarpitta 

 

Battipaglia, “Piu Europa” al palo. Sit-in di protesta .

 

 
 


Sit-in di protesta a Battipaglia per contestare il blocco del lavori al progetto “Piu Europa”. Sindacati, cittadini e politici si sono ritrovati nei pressi dell’edificio INPS di via della Previdenza per chiedere l’attuazione del progetto bloccato da anni e ormai preda di coppiette e barboni. L’opera doveva essere finanziata in parte con fondi pubblici e in parte con gettiti dei privati, e prevedeva la creazione di uno snodo di collegamento con i comuni della Piana del Sele e del Vallo di Diano, ma al momento è tutto fermo. Il sovrappasso è ancora un miraggio e gli uffici dell’INPS sono ormai una cattedrale nel deserto: per raggiungerli bisogna percorrere strade secondarie e non ci sono collegamenti con i mezzi pubblici. Un esempio di cattiva gestione dei fondi pubblici tuonano i sindacati, che fanno appello a tutte le istituzioni “questa chiusura” dicono “è uno schiaffo alle esigenze delle persone”. Sulla questione è intervenuto anche il deputato di Sinistra Italiana, Franco Mari, che ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’economia e dei trasporti. “Siamo intervenuti più volte” afferma il sindaco Cecilia Francese “anche per far ripulire l’area. Se coloro che protestano riescono a indicarmi soluzioni possibili, allora potrei metterle in pratica”.

 

Rosamaria Marino 

Salerno verso le " Luci d'Artista " . Rimosso il cantiere nel corso, al suo posto c'è l'asfalto. Nuove polemiche.

 

 
 
 

 

“Il Corso è diventato un’autostrada”. In tanti a Salerno storcono il naso sulla trasformazione del Corso Vittorio Emanuele. Sparito il cantiere allestito nelle scorse settimane per i lavori di restyling della pavimentazione, è comparsa una colata di asfalto su un tratto di una delle strade principali della città, una soluzione che non convince del tutto la maggior parte degli esercenti, che avevano richiesto il dietrofront dell’amministrazione comunale in vista dell’imminente inizio della kermesse Luci d’Artista. Uno scenario che non lascia indifferenti i salernitani, e in particolare il mondo politico che si è scagliato contro la soluzione adottata di concerto tra l’amministrazione Napoli e la ditta incaricata dei lavori. La consigliera pentastellata, Claudia Pecoraro, parla di “assoluta incompetenza progettuale, valutativa, burocratica e amministrativa” del comune, mentre il leghista Dante Santoro descrive l’intervento come un “monumento alla demenzialità politica dell’amministrazione”, sottolineando che i lavori al Corso potevano attendere i mesi morti di inizio anno. C’è comunque chi è ottimista e vede di buon grado la soluzione adottata, come alcuni commercianti “Con il cantiere aperto” dicono “non veniva più nessuno da queste parti. Bello o brutto che sia, meglio l’asfalto”.

 

Rosamaria Marino 

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