Villammare,fusto sospetto. L'Arpac non arriva e i vigili risolvono il caso. Al suo interno non c'erano rifiuti tossici.
Nel fusto sospetto spiaggiato a Villammate c’era una grossa quantità di acqua . A stabilirlo sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Policastro chiamati ad intervenire dal Comandante dei Vigili Antonio Quintieri, dopo il silenzio dell’Arpac alla sua richiesta di un sopralluogo. Data l’urgenza di conoscere il contenuto del barile , ha interpellato i pompieri che con le attrezzature a loro diposizione hanno potuto stabilire, prima di aprire il fusto, che al suo interno non c’erano sostanze tossiche. Dopo di che i casci rossi lo hanno aperto ed hanno accertato che conteneva dell’acqua. Il fusto è stato immediatamente svuotato e rimosso dall ‘arenile. E’ probabile che era stato usato come boa e che una volta abbandonato sul fondale abbia raggiunto la costa di Villammare. Il timore che al suo interno ci potessero essere sostanze pericolose era forte. Grazie ai vigili del fuoco il giallo è stato risolto. A questo punto ci si chiede a cosa serve l’agenzia di tutela ambientale, e quindi l’Arpac , se non è organizzata per intervenire tempestivamente in ogni angolo della regione Campania.
antonietta nicodemo
Vallo della Lucania, cambio di guardia nel gruppo di minoranza. A Pietro Miraldi succede Vincenzo Liguori.
Cambio di guardia tra i banchi del gruppo di minoranza del Comune di Vallo della Lucania . Al dimissionario Pietro MIraldi è subentrato Vincenzo Liguori , primo dei non eletti della lista del movimento cinque stelle. “ E’ un grande onore per me poter rappresentare in seno a questo Consiglio, nella mia Città, il 25% degli elettori – ha detto - oltre 1330 persone che hanno voluto premiare l’impegno, l’attaccamento e la passione che abbiamo investito con l’obiettivo di fornire un contributo di idee al governo di Vallese”. Liguori mira a portare avanti un’opposizione costruttiva. “ Di fronte all’interesse di una Città – ha detto – non dovrebbe esistere maggioranza o minoranza, soprattutto in questa fase delicata e di declino che sta vivendo da decenni alcuni settori chiave del nostro Comune “ . Il nuovo consigliere comunale si è insediato nel corso della recente seduta del Consiglio a circa due mesi dalle dimissioni del collega di partito Pietro MIraldi che capeggio la lista alle ultime elezioni amministrative." Auspico - ha precisato durante il suo intervento - di essere una risorsa e non il vettore di polemiche " .
Agropoli, intascava illegalmente la pensione della mamma defunta e il reddito cittadinanza. Sotto inchiesta una 56 enne.
Ha intascato illegalmente la pensione della madre e il reddito di cittadinanza . Una 56 enne di Agropoli è finita sotto inchiesta per indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Le indagini della Guardia di Finanza hanno accertato che la signora, pur non avendone diritto, ha continuato ad intascare la pensione della mamma deceduta nel 2013. In particolare , approfittando della circostanza che nessun funzionario dell’ufficio anagrafe aveva effettuato la comunicazione di avvenuto decesso agli uffici dell’Inps, ha continuato a riscuotere regolarmente le rate della pensione . Secondo quanto venuto fuori dall’indagine, ogni mese venivano accreditati 1.200 euro netti, su un conto corrente cointestato con la madre defunta, per un ammontare complessivo di 67 mila euro, fino al marzo del 2018. I finanzieri agropolesi hanno anche accertato che l’indagata, nonostante avesse indebitamente percepito la pensione della mamma da oltre 5 anni, non ha esitato a richiedere all’Inps anche il reddito di cittadinanza, per un importo di circa 260 euro mensili, e quindi è finita sotto inchiesta anche per questo secondo reato . A conclusione dell’indagine la donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e su disposizione del Gip alla stessa indagata sono stati posti sotto sequestro beni per un totale di 67 mila euro. In particolare sono stati apposti i sigilli ad un autoveicolo , ad un immobile e alle somme di denaro rinvenute sui conti correnti. Contemporaneamente presso l’Inps è stata attivata la procedura per la sospensione del reddito di cittadinanza.
Vibonati, montagne di rifiuti nel sito di stoccaggio. Il Comandante dei vigili: " solo da una settimana il Comune è stato autorizzato allo smaltimento " .
“Da cinque mesi la situazione del sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani di Vibonati è allarmante ed è destinata ad aggravarsi con ripercussioni sulla salute dei cittadini e dell‘ambiente e degli operai che effettuano quotidianamente il loro difficile lavoro e che da cinque mesi non ricevono lo stipendio” . E’ la denuncia contenuta nella lettera aperta del comitato popolare che mette sotto accusa il comandane dei vigili urbani Antonio Quintieri, responsabile del servizio gestione dei rifiuti. All’interno del sito campeggiano montagne di rifiuti indifferenziati e cassoni scarrabili carichi di spazzatura di altro genere, come ad esempio elettromestici. Il comandante della polizia municipale non perde tempo a rispondente. “ E’ evidente che il comitato-dice- non conosce le cause che hanno determinato l’inconveniente. Da oltre cinque mesi – ricorda- l’inceneritore di Acerra ha effettuato per un periodo chiusure programmate ed è rimasto totalmente chiuso da agosto al 18 ottobre e questo ha impedito allo stir di Battipaglia il regolare ricevimento dei rifiuti “. L’indisponibilità dell’impianto di Acerra ha creato disagi a tutti i comuni del salernitano. Il Sindaco di Vibonati Franco Brusco, sulla base di appositi decreti , ha emesso un’ordinanza che ha consentito il deposito nel sito di stoccaggio dei rifiuti indifferenziati, in particolare quelli prodotti dalle attività commerciali. Questo chiaramente ha causato la formazione delle montagne di spazzatura. La situazione sembra però destinata a tornare alla regolarità. Da una settimana circa , dopo apposite riunioni, con la società Ecoambiente, il Comune vibonatese è stato autorizzato a conferire 2 cassoni il giovedì e 2 il sabato fino allo smaltimento definitivo della spazzatura stoccata. In questa settimana, invece, potrà smaltire 16 cassonetti. Quintieri invita il comitato a richiedere gli atti prima di generare allarme. Il comitato invece auspica che la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti venga dotata di una adeguata documentazione contabile e che il Comune vigili sulle inadempienze contrattuali nei confronti degli operai e se necessario sciolga il contratto con la società che dovrebbe pagargli lo stipendio e che non lo fa da cinque mesi.
antonietta nicodemo
Villammare, fusto sospetto sulla spiaggia. Si attendono i tecnici dell' Arpac. Potrebbe contenere rifiuti tossici.
Potrebbe contenere rifiuti velenosi il fusto arenatosi lungo la costa di Villammare. Il sospetto nasce dalla conformazione del bidone ed in particolare dal modo in cui è sigillato. Il suo contenuto è stato ben isolato per evitare che fuoriuscisse. E’ stato rinvenuto la scorsa settimana dai vigili urbani mentre ispezionavano la costa dopo una mareggiata. Era in prossimità della riva sottostante l’ex convento delle suore. E’ stato allontanato dalla battigia e sistemato in una zona a ridosso del lungomare. L’area è stata interdetta in attesa dell’arrivo dei tecnici dell’Arpac che dovranno provvedere ad analizzare il materiale che si trova al suo interno. Nel fusto c’è della sostanza liquida . Il timore è che la stessa possa essere tossica. Il barile è di colore grigio ed è stato prodotto dalla azienda tedesca “ Kodama Mauser “ specializzata proprio nella produzione di fusti omologati per il trasporto di liquidi pericolosi, prodotti chimici e vernici. Un’azienda che alcune delle sue sedi anche in Italia. La notizia ha messo in allerta la popolazione locale che teme il peggio. Non è la prima volta che a Villammare si arena un fusto sospetto. “ Purtroppo – afferma il Sindaco Brusco – il gioco delle correnti ci penalizza “ . “ Spero – evidenzia il consigliere di minoranza Borrelli – che non abbia nulla a che fare con quelli pieni di scarti di idrocarburi che vennero a galla anni fa a Diamante e Belvedere”. Nel 2009 alcuni pentiti raccontarono ai magistrati di alcune imbarcazioni fatte saltare in aria a largo di Cetrara con a bordo rifiuti radioattivi. Due anni fa si arenò sempre a Villammare un altro fusto di colore azzurro di consistenza diversa da quello spiaggiato in questi giorni. Le analisi attestarono che al suo interno c’erano dell’olio.Ora si attende di sapere cosa c’è in questo secondo bidone finito sulla spiaggia villammarese.
Antonietta Nicodemo
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