San Francesco a caro prezzo. Alla Campania costa 256mila euro il ruolo da protagonista ad Assisi.
Il rapporto tra la Campania e Assisi sempre più stretto sulla base di un’intesa promozionale e un impegno dettagliato di spesa stabilito dalla Regione su proposta del Sacro convento di Assisi . E’ tutto contenuto nel piano operativo pubblicato nel Burc dello scorso lunedì. L’olio che la Campania ha raccolto, con la partecipazione di Comuni, Diocesi, Associazioni di categoria e Pro Loco, per tenere accesa la lampada del Patrono D’Italia, è solo parte di un progetto più ampio. L’impegno di spesa per questo momento specifico della cerimonia è stato di circa 3000 euro a fronte di un progetto complessivo finanziato dalla Regione Campania con circa 256 mila euro. L’intento dichiarato da Palazzo Santa Lucia è quello di proseguire nella promozione del turismo religioso campano, diffondendo la conoscenza dei cosiddetti “Percorsi dell’Anima” per un arco temporale di 12 mesi in un contesto religioso riconosciuto come uno dei più rilevanti simboli della Cristianità, visitato ogni anno da circa 6 milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Ma lo snocciolamento di cifre toglie magia e valore alle immagini viste in questi giorni , trasformando la devozione in un accordo di marketing e la religione in un’occasione promozionale le cui ricadute andranno poi valutate. La Regione investirà i 256 mila in due azioni principali: il progetto Festa di San Francesco, definito sulla base della proposta avanzata dal Sacro Convento di Assisi, per cui la Regione ha stanziato circa 166 mila euro e le azioni di amplificazione di quanto già realizzato in Campania in materia di turismo religioso per un ammontare di 73 mila euro. Nella prima azione sono comprese le spese per la Festività di San Francesco di ottobre, l’inaugurazione dell’albero di Natale che verrà acceso ad Assisi il prossimo 8 dicembre, la mostra “I luoghi di Francesco in Campania” e la mostra “Il presepe in Campania”. Nella seconda linea di intervento sono inseriti, invece: la raccolta dell’olio, il Presepe artistico della tradizione napoletana realizzato dall'Abbazia di Montevergine sul Sagrato della Basilica di San Francesco ad Assisi, eventi artistici vari e la “Carta dei Sindaci solidali per la povertà” che prevede l’istituzione nei bilanci delle Amministrazioni municipali di un apposito capitolo di spesa per allocare risorse mirate a contrastare la povertà. Esse saranno devolute ai poveri il 4 ottobre di ogni anno con il riconoscimento ufficiale di “Comune francescano” da parte del Sacro Convento di Assisi. Se a tutte ciò si accingono le spese per coordinamento e imprevisti vari, si arriva alla spesa finale di 256 mila euro.
Daria Scarpitta
Sanita', pubblicato l'avviso per gli incarichi trimestrali ai medici. Su 34 all'ospedale di Sapri ne arriva solo uno.
L’Asl di Salerno ha pubblicato l’avviso per il conferimento degli incarichi ai medici tra ospedali e distretti del salernitano per il terzo trimestre 2018. Si tratta di incarichi a tempo determinato di tre mesi, un provvedimento periodico assunto per tamponare le storiche carenze di organico nelle strutture sanitarie . In totale sono 10 i medici destinati ai distretti per gli ultimi tre mesi del 2018 e 34 agli ospedali. Nello specifico nei Distretti del territorio cilentano è stato programmato l’arrivo di 1 nefrologo e i neuropsichiatra infantile a Capaccio-Roccadaspide ed un cardiologo al Distretto di Vallo. Per ciò che riguarda invece gli ospedali, ad Agropoli sono attesi come rinforzo per tre mesi 5 medici, 2 anestesisti, due cardiologi e 1 radiologo, al San Luca di Vallo 4 dottori, 1 chirurgo vascolare e 3 neurochirurghi, al Luigi Curto di Polla 2 medici( 1 ortopedico e un pediatra) e all’ospedale di Sapri, come a quello di Roccadaspide, 1 solo medico, un ortopedico a 38 ore settimanali. Quest’ultima notizia è risultata sconfortante per un presidio come quello dell’Immacolata che soffre in maniera acclarata e da tempo di gravi carenze di personale medico. Senza tornare di nuovo sulle difficoltà di un reparto fondamentale come la Cardiologia, non va dimenticato che nell’ultimo periodo il presidio ha perso due medici per pensionamenti e trasferimenti, uno in nefrologia e un altro in radiologia . A ciò bisogna aggiungere la pediatria in affanno per la presenza di due soli dottori e la Gastroenterologia il cui servizio a breve verrà sospeso per consentire l’espletamento delle meritate ferie al personale medico. “ La grave carenza di medici del presidio di sapri è dimenticata da questa convocazione – hanno detto da Sapridemocratica – Il provvedimento dell’Asl di Salerno ci deve spingere tutti ad una riflessione. E’ vero che si tratta di incarichi di tre mesi ma il quadro delinea il peso politico ed istituzionale di ogni area. Abbiamo piena fiducia nell’operato del neodirettore sanitario Rocco Calabrese che ci ha garantito nell’incontro della scorsa settimana, il massimo impegno per il presidio e siamo certi che ha già posto in essere tutte le iniziative utili. Occorre però che le istituzioni di tutto il territorio facciano quadrato attorno all’ospedale per rimediare ad una situazione inaccettabile che vede alcuni reparti ormai al collasso”.
Daria Scarpitta
Sant'Arsenio, gestione impianti sportivi. Tira e molla tra associazioni e Comune.
Continua il braccio di ferro tra l’amministrazione di Sant’Arsenio e le associazioni sportive del Comune sulle palestre . Questa volta al centro del contendere la gestione degli impianti. La Giunta comunale, infatti, con una delibera dello scorso 13 settembre , ha dato mandato all’Ufficio Tecnico di indire una gara pubblica per l’affidamento delle strutture sportive comunali, vista l’impossibilità di provvedere in proprio a causa anche della carenza di personale . Le associazioni che fanno sport sul territorio, l’ Indomita, la Janus, la Valdiano Pallacanestro e la Ever Green , in risposta a ciò, venerdì hanno protocollato al Comune una istanza in cui si offrono di gestire gratuitamente tutti gli impianti in nome e per conto che Comune, che continuerebbe a tenere la titolarità dei beni in questione e a ricevere l’incasso delle somme derivanti dal loro utilizzo. “ Siamo consapevoli delle difficoltà che un impegno simile comporta- hanno detto le associazioni in una nota congiunta- ma per il bene del paese e dei tantissimi ragazzi che frequentano le nostre attività, non possiamo sottrarci a questo impegno civico, riconosciamo le difficoltà che incontra il nostro Comune e siamo convinti che in queste situazioni i cittadini hanno l’obbligo di fare la propria parte, anche gratuitamente”. Ma il sindaco Donato Pica difende la sua scelta di effettuare la gara e spiega le motivazioni. “ La Giunta – ha detto- ha dato attuazione ad una volontà espressa dal Consiglio comunale che ha approvato un regolamento per l’affidamento all’esterno della gestione degli impianti sportivi, e ciò nel rispetto della legge. E’ noto a tutti infatti che le strutture e le proprietà pubbliche non possono essere consegnate in maniera personalistica, e direi quasi arbitraria, ad un privato. Ci sono disposizioni ben precise da rispettare che prevedono una procedura ad evidenza pubblica ed è quello che stiamo facendo. Questo non vuol dire che il Comune non vuole o non può gestire gli impianti, perchè tutte le spese sono sempre state garantite e lo sarà ancora. Si tratta di prendere atto che il personale del comune non può più espletare questo tipo di servizio. Non c’è alcuna ostilità verso le associazioni.- ha concluso Pica- Una volta completati i lavori di ristrutturazione della palestra di via Florenzano, questo impianto sarà ad uso esclusivo delle associazioni e dei ragazzi del posto.” Intanto per la palestra di loc. Difesa, quella destinata in futuro alle attività agonistiche, è stato stabilito dall’Ufficio tecnico il percorso da seguire e gli ultimi lavori da affrontare per completare l’adeguamento dell’impianto.
Daria Scarpitta
Emergenza cardiologica, ospedale di Vallo perde Comuni di riferimento. Il sindaco Aloia chiede alla V Commissione regionale un'audizione urgente.
Continua la battaglia dell’amministrazione comunale di Vallo contro il Piano regionale della Rete dell’Emergenza Cardiologica Campana che riduce il bacino d’utenza del San Luca, spostando il riferimento di alcuni comuni cilentani dall’ospedale vallese a quello di Eboli. Il sindaco Antonio Aloia, dopo il voto in Giunta per l’impugnazione del provvedimento regionale e l’incontro con il commissario dell’Asl Mario Iervolino, ora scrive alla V Commissione Consiliare sulla Sanità per ottenere un’audizione urgente. La richiesta fa seguito all’incontro dei sindaci del Distretto di Vallo dove si era deciso proprio di ricorrere all’organo regionale. Nella missiva Aloia ribadisce che “ nella costruzione di una rete cardiologica tempo-dipendente, l’obiettivo dovrebbe essere quello di garantire a tutti i pazienti colpiti da infarto, a prescindere dal luogo di residenza, pari opportunità di accesso alle procedure salvavita. Purtroppo , con il Decreto, ciò non avviene per la macro area Cilento, che ne esce fortemente penalizzata, perché si depotenzia l’Ospedale San Luca – Dea di I livello da decenni punto di riferimento per tutto il sud della Provincia di Salerno”, costringendo alcuni paesi a rivolgersi come Hub di riferimento al presidio di Eboli, più lontano. “Immaginando poi, - prosegue il sindaco nella missiva – che tale tipo di organizzazione potrà essere utilizzata anche nella costruzione delle altre reti per patologia ( rete ictus, rete neonatologica, rete traumatologica, rete oncologica,…) la preoccupazione per le possibili ricadute sul territorio, dal punto di vista della risposta sanitaria, cresce ancora di più.” Di qui la richiesta di audizione presso la V Commissione per “ discutere e trovare congiuntamente le soluzioni appropriate agli aspetti più problematici e critici scaturenti dall’attuazione del Decreto”. Ora dunque si attende la convocazione da parte del Presidente dell’organismo Stefano Graziano.
Daria Scarpitta
Teggiano, l'obelisco di San Cono verso il restauro. Amministrazione a caccia di fondi.
L’obelisco di piazza San Cono, uno dei simboli più noti della città di Teggiano, oggetto di restyling. Lo ha deciso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele di Candia che lo scorso 11 settembre ha approvato in Giunta il progetto definitivo esecutivo relativo all’intervento di restauro e risanamento conservativo dell’obelisco e della statua di san Cono per un importo complessivo di 200 mila euro e ha dato il via alla ricerca di finanziamenti per realizzarli. Le vicende relative a questo obelisco partono da lontano. Da quando cioè già nel 2011 l’Ufficio Tecnico Comunale dopo un sopralluogo congiunto con i Vigili del Fuoco di Sala Consilina, in una relazione mise in evidenza la necessità di provvedere ad interventi di recupero del monumento ubicato nella piazza principale del centro storico di Teggiano. Nel 2012 poi la delibera di Giunta con cui si disponeva all’attuazione del primo intervento di messa in sicurezza dell’obelisco di San Cono. Da lì un iter lungo con l’impegno dei rpimi 15 00oeuro di spesa nel 2015, l’affidamento delle indagini diagnostiche ad una ditta di Livorno e l’avvio della progettazione. L’ultimo passaggio è quello compiuto in questi gironi con l’approvazione del progetto definitivo in Giunta. L’organo comunale ha anche deciso di candidare il progetto, per individuare le risorse necessarie alla sua realizzazione, al Bando che la Regione Campania sta redigendo sulla base della delibera di Giunta regionale n. 292 del 15 maggio. In essa l’organo esecutivo di palazzo Santa Lucia ha disposto l'avvio delle procedure per la selezione di interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, interventi infrastrutturali di recupero del patrimonio architettonico e storico/culturale finalizzati alla rivalutazione e potenziamento della offerta culturale e turistica regionale i, con finanziamento a valere sui fondi POR CAMPANIA FESR 2014-2020. Ad essi punta ora l’amministrazione di Teggiano per dare nuova vita all’obelisco anche se il percorso da seguire è ancora lungo.
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