EDILIZIA SANITARIA, L'OSPEDALE DI SAPRI E' FUORI. LE REAZIONI DI COMUNE E CITTADINANZATTIVA.
A Sapri le reazioni, dopo l’esclusione dell’ospedale dalla programmazione dei fondi per gli interventi di edilizia sanitaria in questo triennio, si concentrano tutte sul progetto relativo alla ristrutturazione del piano terra dell’ospedale a cui aveva fatto cenno ieri il componente della Assemblea nazionale di Cittadinanzattiva Mario Fortunato. “Negli anni precedenti non è stato presentato alcun progetto – ha detto l’assessore alla sanità di Sapri Maria Teresa Falce - Noi andiamo avanti con il programma per la ristrutturazione del nostro ospedale. Stiamo lavorando per il nostro presidio, poi vedremo.”. Anche il coordinatore della Assemblea saprese di Cittadinanzattiva Vincenzo Lovisi dichiara: “Sembra che il progetto non sia stato presentato o sia stato presentato in ritardo”. Il riferimento è a quanto affermato da Mario Fortunato alla nostra emittente quando aveva ripercorso il lungo lavoro compiuto in questi anni che aveva portato il Tribunale del Malato a scoprire l’esistenza di 5 milioni di euro di fondi dell’art. 20 destinati all’ospedale di Sapri e a sollecitare, con amministratori e sindacati, i vari Manager sanitari succedutisi per vederli finalmente stanziati in opere concrete. Il progetto secondo chi ha partecipato a quella stagione di pressing c’era. Era a firma dell’architetto Pilerci . “Non dovevamo certo presentarlo noi di Cittadinanzattiva- dice oggi Mario Fortunato- Ci avevano assicurato che lo avrebbero fatto. Se questo non è accaduto, è grave. A qualsiasi livello questo si sia verificato. Dovranno risponderne dinanzi ai cittadini. Come membro nazionale di Cittadinanzattiva sono profondamente rammaricato. Non mi interessa il solito scaricabarile. Abbiamo bisogno di fatti. Il dato è certo ed è solo uno. Non abbiamo avuto nulla. A livello regionale non siamo tra le priorità”.
Daria Scarpitta
EDILIZIA SANITARIA. PROGRAMMATI GLI INTERVENTI 2017/2019. GLI OSPEDALI DI SAPRI E POLLA A BOCCA ASCIUTTA.
Programmati gli interventi di edilizia sanitaria in Campania. Gli ospedali di Sapri e di Polla restano fuori dalla spartizione dei fondi e dei lavori. Il Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo in Campania, Vincenzo De Luca, ha emanato infatti lo scorso 30 novembre il decreto con cui si individuano, sulla base di quanto previsto dall’art. 20 della Legge 67/1988, i lavori di ristrutturazione e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e si autorizza un programma pluriennale relativo al periodo 2017/2019. Il primo stralcio dei fondi disponibili, oltre 169 milioni di euro, secondo quanto stabilito, sarà ripartito tra 47 interventi che nel salernitano riguarderanno i presidi ospedalieri di Oliveto Citra, Nocera, Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, dove con un milione di euro verranno adeguati gli impianti tecnologici e rimodulati gli spazi interni per la realizzazione dell’ospedale di comunità, e di Vallo della Lucania a cui sono stati destinati 5 milioni di euro per l’adeguamento impiantistico, la copertura delle sale operatorie e di Ostetricia e Ginecologia e l’acquisto di attrezzature. Nessun accenno invece agli ospedali di Sapri e di Polla o alla trasformazione necessaria per quello di Sant’Arsenio. Tali presidi territoriali perdono dunque questa opportunità , tanto più se si pensa che il secondo stralcio è già bello che destinato con i suoi 75 milioni di euro alla realizzazione del nuovo ospedale di Salerno in sostituzione del Ruggi e che devono essere ancora individuati gli interventi da farsi con il terzo stralcio per un importo complessivo di oltre 141 milioni. “L’Ospedale di Sapri è tagliato fuori dai fondi per l’edilizia sanitaria- lancia l’allarme il gruppo consiliare di Saporidemocratica - Questo significa che fino al 2020 non avremo neanche un euro di investimenti”. E il decreto fa cadere anche l’ultima speranza su quei fondi su cui da tempo Sapri puntava. Ne è testimone Mario Fortunato che durante tutta la sua esperienza al Tribunale del Malato e a Cittadinanzattiva ha assistito a diversi incontri e partecipato a diverse sollecitazioni per l’impiego di questi fondi. “E’ dal 2010-2011– ha ricordato – che lavoriamo su questo punto. Scoprimmo che dell'art. 20 erano stati destinati 5 milioni di euro per l’ospedale di Sapri, mai spesi e la cosa fu oggetto di discussione a Salerno con i vari vari manager Postiglione, Longo, anche Polimeni. Su input del Tribunale del Malato la direzione sanitaria del presidio di Sapri avrebbe presentato anche un progetto per ristrutturare tutto il piano terra con tanto di Front office .Alla fine ci promisero che con la seconda tranche di finanziamento i soldi sarebbero stati sbloccati. Che fine ha fatto tutto il lavoro compiuto?” Ancora una volta , le cose sono andate diversamente. E stavolta è già tutto scritto nero su bianco.
Daria Scarpitta
VALLO, QUERELLE SINDACO-DIRIGENTE SUL PRESEPE. "MAI VIETATO NULLA".
“ Non ho mai vietato di realizzare a scuola un presepe in rispetto di chi non è cattolico ho sempre dato la piena libertà ai docenti di organizzare al meglio il loro lavoro didattico. Credo che sia stato fatto tanto rumore per nulla. Nelle prossime ore cercherò di capire cosa è accaduto, da scatenare tanto clamore e spingere il Sindaco a scrivermi”. Così il dirigente scolastico Nicola Iavarone dell’Istituto Aldo Moro di Vallo della Lucania ha risposto questa mattina alla nostra redazione che gli chiedeva di sapere se per davvero aveva proibito la realizzazione di presepi e canti e recite natalizia nella scuola dell’infanzia. Il preside si è riservato di diffondere una nota ufficiale, anche alla stampa, dopo che avrà letto la letta inviatagli ieri dal primo cittadino e compreso la natura delle contestazioni dei alcuni genitori. La missiva a firma del sindaco Antonio Aloia inizia evidenziando al dirigente scolastico che alcuni genitori che lo hanno incontrato hanno espresso “ la loro preoccupazione su come i propri figli si preparano a vivere il Santo Natale all’interno dell’Istituto Scolastico “Aldo Moro. Si è diffusa la voce, sempre con più insistenza, secondo la quale avrebbe deciso, senza in verità alcuna nota formale, di impedire la realizzazione del Presepe artistico e di non far tenere le tradizionali recite di Nataleall’interno dei plessi scolastici da Lei diretti. Nel rispetto della legittima autonomia dell’Istituzione Scolastica – precisa Aloia - mi sia consentito di esprimere la mia contrarietà rispetto a tale decisione. Cancellare il Presepe, con tutte le iniziative e i riti connessi al Santo Natale, che tradizionalmente si svolgono nelle nostre scuole, significherebbe cancellare la nostra Identità. Ben venga una scuola interculturale. Ma colpire gli emblemi delNatale non produce una scuola e una società accoglienti e inclusive” . Per il sindaco di Vallo la Fede e il Presepe “non discriminano Nessuno”. Allo stesso modo pare pensarla anche il preside ma cosa sia realmente accaduto negli asili dell’Aldo Moro in questo di periodo di preparazione al Natale non è facile comprenderlo. Sicuramente qualcosa è stato riferito ai genitori rispetto all’opportunità o meno di costruire il presepe. Qualcosa però nel dialogo tra scuola e famiglie non è andato per il verso giusto. Altrimenti non si giustifica la lettera del primo cittadino. Anche se qualcuno si domanda come mai prima di scriverla non sia confrontato con il preside.
Antonietta Nicodemo
ALFANO. FIGLIA RIABBRACCIA LA MADRE NATURALE DOPO UNA RICERCA DURATA 44 ANNI.
Un incontro commovente avvenuto dopo 44 anni di ricerche sotto gli occhi delle telecamere del programma Rai "Storie Vere", nella puntata andata in onda lo scorso 8 dicembre.E' quello tra Anna e la sua mamma naturale Francesca. Una vicenda incredibile tanto più se si pensa che tutto si è consumato a 13 km di distanza tra Roccagloriosa, dove Anna è cresciuta , e Alfano, paese d'origine della madre. La vicenda ha avuto inizio nel 1960. Anna nasce ad Alfano. E' la secondogenita. Prima di lei la sorellina di circa un anno. Le ristrettezze economiche della famiglia portano la madre ad affidarla, temporaneamente pensa, ad una casa famiglia ma nel giro di poco tempo la piccola viene adottata e si trova a vivere a Roccagloriosa. Da allora la madre non riesce ad avere più contatti con lei. Ignora, infatti, di aver firmato una carta in cui rinuncia alla potestà. Anna a 13 scopre di essere diversa, che la famiglia in cui è cresciuta non è quella naturale e per lei comincia una ricerca che l'accompagna fino ad oggi. Il desiderio è conoscere la madre e chiederle il perchè di quell'abbandono. Tra depistaggi e notizie secretate, il cammino è difficile. Si cerca in tutta Italia senza una direzione precisa fino al 2013 quando la Corte costituzionale apre per tutti gli italiani in questa condizione uno spiraglio. Anna si rivolge al Tribunale dei Minori di Roma e ottiene finalmente di avere accesso a quelle infomrazioni di cui ha bisogno e che le sono state sempre negate per le leggi in vigore. E' l'ultimo step, partito lo scorso anno che la porta a trovare finlamente mamma Francesca. Lei è sempre stata lì, a pochi km di distanza, e pure non ha mai smesso di cercarla, rivolgendosi anche a programmi televisivi. Nei giorni scorsi finalmente l'incontro dopo oltre 50 anni tra Anna, la mamma e le due sorelle di cui ignorava l'esistenza. L'abbraccio di questa famiglia , che ha commosso tutta Italia, è una delle immagini più belle di questo ormai prossimo Natale.
Daria Scarpitta
OSPEDALE DI SAPRI. SALVI I 114 POSTI LETTO
Il numero dei posti letto per l’Ospedale di Sapri resta invariato: 10 per cardiologia, 15 per chirurgia generale, 20 per medicina, 18 per ortopedia e traumatologia, 15 per ostetricia e ginecologia, 10 per pediatria, 4 per terapia intensiva, 6 per l’Utic, e 16 per lunga degenza e rianimazione. In totale sono 114. Questo significa che il Piano Ospedaliero approvato dal Governatore della regione Campania, non ha intaccato in tal senso quelle disposizioni che erano state già stabilite dai tecnici del Governo, per l’organizzazione dell’importante presidio ospedaliero situato nel golfo di Policastro. A riferirlo sono stati l’assemblea territoriale di Cittadinanza Attiva e il Tribunale per il diritto del Malato, che si dicono soddisfatti della buona notizia che investe la realtà sanitaria locale. La modifica del Piano regionale di Programmazione della Rete ospedaliera -come si ricorda- è stata terminata un mese fa, tra martedì 7 e Mercoledì 8 Novembre. Ma proprio questo tipo di azione, compiuta in piena notte, aveva fatto agitare alcuni esponenti all’interno dello stesso mondo politico regionale e aveva fatto avanzare il pensiero di un Piano ospedaliero “misterioso”, trasmettendo un segnale di pericolo anche alle associazioni e ai movimenti di partecipazione civica che da sempre operano per la tutela dei cittadini. E’ del 27 novembre scorso poi la notizia che il piano ospedaliero regionale di Vincenzo De Luca ha ricevuto l’ok del tavolo governativo, dopo circa quattro ore di serrato confronto con i rappresentanti dei ministeri della Salute e dell’Economia, ma con alcune prescrizioni che dovranno essere rigorosamente osservate. Lo ha comunicato Enrico Coscioni, consigliere per la Sanità del presidente della Regione e commissario per il piano di rientro dal debito sanitario in Campania. Quello che al momento sappiamo – riferiscono Cittadinanza Attiva e il Tribunale per il diritto del Malato- è che i posti letto di Sapri non sono stati toccati. Ci auguriamo che appropriate decisioni siano prese anche per quanto riguarda il personale medico e paramedico.
CATERINA GUZZO
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