GOLFO NON A PROVA DI BAMBINO. PARCO GIOCHI NEL DEGRADO A SAPRI E POLICASTRO.
Un Golfo di Policastro poco attento ai bambini. E’ quanto ci hanno più volte evidenziato, a voce, via mail o social, diversi cittadini per lo stato in cui versano le aree dedicate ai minori. L’ultima segnalazione arriva da Sapri e riguarda il parco giochi situato sul lato più a sud del lungomare in prossimità del distributore di benzina. Qui l’incuria e la carenza di manutenzione hanno lasciato che il legno di cui sono costituiti i giochi finisse per deteriorarsi, spaccandosi, screpolandosi fino a rendere i giochi poco sicuri. Ed è così che alcune selle appaiono corrose, ma, cosa più grave, su alcune giostre sporgono in maniera evidente i chiodi e le schegge di legno con il rischio che qualche ragazzino possa tagliarsi o farsi male. A ciò si aggiunge l’inciviltà generale che porta molti a sporcare o ad avere poca cura degli ambienti pubblici. Ed è così che l’immondizia abbonda tra le aiuole che circondano il giardinetto tra carte, bottiglie di vetro e lattine . Uno degli scivoli, poi, ci è stato segnalato, non ha più un corrimano, cosicché nessuna barriera può frapporsi ad eventuali cadute soprattutto dei più piccoli, mentre delle due altalene che un tempo componevano il quadro dei giochi a disposizione dei bimbi resta solo la struttura che le sorreggeva. Una situazione un po’ desolante visto che la si trova in pieno centro, in un luogo visibile e frequentato, ma soprattutto poco sicura soprattutto per i bimbi più piccoli che invece in un parco giochi dovrebbero trovare un ambiente a loro misura. Del resto, una situazione analoga, che va avanti da diversi anni, è anche quella presente nella villa comunale di Policastro dove alle giostre rotte o deteriorate, si aggiunge, fatta salva la parte anteriore di più recente realizzazione, la presenza di un terreno accidentato a causa di buche e dislivelli e della pavimentazione disconnessa, i cui mattoncini divelti restano sparsi tra l’erba alla mercé dei bimbi. I genitori di fronte a ciò spesso protestano ad alta voce chiedendo interventi o si limitano ad esprimere con più bassi mormorii la propria preoccupazione tra di loro. Eppure basterebbe solo un po’ di cura e di periodica manutenzione senza grossi costi ed interventi per rendere queste aree fruibili in totale sicurezza e con la serenità di tutti.
Daria Scarpitta
FRECCIAROSSA MILANO-SAPRI. LETTERA AL GOVERNATORE DE LUCA. MARIO FORTUNATO SQUARCIA IL SILENZIO
Era stato chiesto un tavolo di concertazione per la riattivazione del Frecciarossa Milano-Sapri, a partire anche dalle recenti vacanze di Natale. Il sindaco della cittadina saprese si era impegnato ad istituirlo ma nulla è stato organizzato in tal senso. L’assessore regionale al Turismo Corrado Matera dal canto suo ribadisce che comunque sarà rimesso in servizio la prossima estate, però la sensazione degli operatori economici, quelli che credono nell’importanza dell’alta velocità per lo sviluppo di un territorio, sono convinti che la politica locale non creda nel progetto “ Frecciarossa” nonostante i numeri importanti raggiunti dalla stazione di Sapri nei soli week end estivi. Un silenzio politico e istituzionale che ha spinto Mario Fortunato, della direzione nazionale di Cittadinanzattiva, a scrivere personalmente al Presidente della Regione Campania, sollecitandolo a potenziare i trasporti ferroviari per l’area più a Sud di Salerno. Nella missiva, chiaramente, non ha dimenticato di chiedere la riattivazione del treno veloce “ Milano-Sapri “ e viceversa . “ Il Frecciarossa, istituito anche grazie al suo contributo – scrive Mario Fortunato al Governatore De Luca – ha fatto dimenticare per poche settimane gli odiosi viaggi della speranza che , purtroppo, sono ritornati nelle ultime feste natalizie. Questo territorio per garantirsi i flussi turistici – continua la lettera – deve essere dotato di una mobilità adeguata , comoda e veloce. Almeno nei fine settimana . Un servizio di Frecciarossa – conclude Fortunato – servirebbe a soddisfare tali esigenze”. La lettera del componente del direttivo nazionale di Cittadinanzativa, per il momento è l’unica iniziativa compiuta dal settembre scorso, da quando cioè è stata dismessa la corsa dell’alta velocità per il Cilento, per richiamare l’attenzione politica sul trasporto ferroviario per lo sviluppo dell’intero comprensorio più a sud di Salerno. “ Caro Presidente – termina la lettera – accenda una piccola lampadina anche in questo territorio. Nel futuro potrebbe rappresentare un’altra luce d’artista, per dare concretamente un po’ di ossigeno ad un’area bellissima che necessita ancora di sostegno per poter finalmente decollare “ .
Antonietta Nicodemo
LA CILENTANA PASSA ALL'ANAS. LA CAMERA DELIBERA IL TRASFERIMENTO DI GESTIONE.
La Cilentana passa ufficialmente alla gestione Anas. Ad annunciarlo sui social è stato il deputato del Pd Simone Valiante. “La Commissione Ambiente e Lavori pubblici della Camera, questa mattina - ha scritto in un post- ha licenziato il nuovo decreto che trasferisce una parte della rete viaria provinciale all’Ente nazionale per le strade. Ora per qualche mese ci sarà la fase amministrativa del trasferimento di risorse e dell’accordo tra Regioni e Ministero. E’ tuttavia, questa, la scelta del passaggio definitivo della strada cilentana ad Anas che completa un percorso lungo di battaglie che abbiamo condotto assieme agli altri colleghi salernitani”. Almeno dal 2014, infatti, come dimostra carte alla mano Valiante, l’azione dei rappresentanti salernitani del Pd in Parlamento , cioè Tino Iannuzzi, Sabrina Capozzolo, Angelica Saggese e Fulvio Bonavitacola , oltre allo stesso Valiante, è stata sempre volta a chiedere questo passaggio di gestione per salvare l’importante arteria dal deterioramento a cui rischiava di essere destinata per il progressivo impoverimento delle Provincie. Ora il passaggio storico che rende la strada, nel tratto che va dallo svincolo della SS18 a Paestum fino a Policastro, di interesse nazionale e di competenza Anas con la possibilità di una migliore e più continua manutenzione. A preparare a questa deliberazione era stato nei mesi scorsi anche il benestare dato dallo stesso Palazzo Sant'Agostino. Il Consiglio provinciale di Salerno aveva deliberato la propria disponibilità al trasferimento di gestione su proposta del consigliere Carmelo Stanziola, ma un po’ su tutto il territorio, ricorda lo stesso Valiante, sindaci e comitati territoriali avevano spinto in questa direzione, dopo anni di richieste e solleciti formali al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Daria Scarpitta
LOTTA ALLA LUDOPATIA. MONTESANO CHIEDE L'INTERVENTO DELLA COMUNITA' MONTANA.
Lotta alla ludopatia. Il sindaco di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Rinaldi nello scorso mese di dicembre , ha emesso l'ordinanza che limita l'orario per l'uso delle slot machine. Con una lettera ha chiesto al presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano di trattare l'argomento in consiglio per sensibilizzare sull'argomento l'intero comprensorio. Positivo il bilancio del sindaco sui primi giorni di introduzione dell'ordinanza anti-slot
ecco uno stralcio dell'intervisa rilasciata ad Antonietta Nicodemo nella rassegna stampa di oggi
OSPEDALE DI POLLA, A RISCHIO IL PUNTO NASCITA. I SIDNACATI CHIEDONO LA DEROGA E LE GARE PER L'EX PRESIDIO DI SANT'ARSENIO
L’ospedale di Polla rischia di perdere il punto nascita, quello di Sant’Arsenio di non veder concretizzati gli interventi di ristrutturazione attesi da tempo. Di fronte alle ennesime “dimenticanze” nei confronti della sanità valdianese i rappresentati ospedalieri della Cgil Funzione pubblica e della Fials Conf. S.A.L., assieme al Comitato C.U.R.O., hanno scritto al presidente della Giunta Regionale della Campania e al Direttore Generale dell’Asl di Salerno per chiedere la deroga per Polla affinché conservi il punto nascita e l’attivazione immediata delle procedure per l’indizione dei lavori e per la progettazione definitiva relativa ai successivi stralci per quello di Sant’Arsenio. Dalla missiva dei sindacati emergono le promesse disattese e il lungo cammino percorso alla ricerca di interventi. Una vicenda partita nel marzo 2017 quando proprio nel corso di un incontro presso la Direzione generale dell’Asl gli stessi scriventi lamentarono con il manager Giordano la mancata assegnazione dei fondi ex art. 20 per l’edilizia sanitaria, situazione ripetutasi recentemente, e ricevevano in cambio la risposta, ieri come oggi, che erano stati preferiti gli interventi immediatamente cantierabili e la promessa che Polla e San’Arsenio avrebbero trovato posto nei successivi stralci. “ Ad oggi – si legge nella lettera- non è dato sapere se gli uffici competenti di siano attivati per la realizzazione di quanto promesso. Chiediamo che vengano posti in essere tutti gli atti che approvino definitivamente i progetti esecutivi.” I sindacati e il comitato fanno poi notare che anche i lavori di riqualificazione e adeguamento antincendio di San’Arsenio, inseriti nella delibera dello scorso 26 ottobre “stentano a decollare non essendo stati pubblicati gli atti di indizione di gara”. E intanto lavori urgenti non sono stati finanziati mentre nello stabile “ sono presenti abbondanti infiltrazioni di acqua piovana dovuti alla fatiscenza della struttura sanitaria” Di qui la richiesta di non indugiare oltre su interventi necessari . Come anche per la situazione del punto nascita di Polla che, pur raggiungendo i 500 parti annui nel 2016, “difficilmente- scrivono i sindacati – raggiungerà l’obiettivo dei 1000 parti annui a fine 2018, motivo per il quale potrebbe essere soggetto a disattivazione” Gli scriventi dunque chiedono di avere la deroga, la stessa concessa a Sapri e Vallo della Lucania, per far sopravvivere il punto nascita. “Rispetto a queste richieste- concludono- saremo estremamente vigili per evitare l’ennesima strumentalizzazione a fini elettorali di ciò che rappresenta un diritto per questo territorio”.
Daria Scarpitta
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