EMERGENZA CINGHIALI. IL PARCO FORMA CARABINIERI E DIPENDENTI.
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano investe sulla formazione per i danni da cinghiale. Il 7 febbraio è iniziato il corso, di sette lezioni complessive, che insegna le nuove metodologie di stima dei danni da fauna selvatica e relativa prevenzione. I corsisti sono i 28 Carabinieri provenienti dalle 18 stazioni ricadenti nell’area protetta e appartenenti al gruppo forestali, quelli che hanno in carico anche la tutela del patrimonio naturale, sarebbero gli ex militari della Guardia Forestale. Con loro ci sono anche i dipendenti dell’Ente Parco che in affidamento le funzioni in materia di danni da fauna selvatica e la gestione del Piano di Emergenza Cinghiali . Un corso che punta a formare personale qualificato nella lotta controllata ai cinghiali e soprattutto in grado di quantizzare i danni. Il piano anti-ugulati è ormai prossimo ad entrare in vigore. Tra qualche settimana verranno attivati i selecontrollori per gli abbattimenti selettivi dei cinghiali nel territorio del Parco. Subito dopo si procederà alla realizzazione dei recinti di cattura e si arriverà alla macellazione e commercializzazione delle carni. Una filiera che secondo i vertici dell’area protetta, permetterà di creare nuova occupazione.
POLICASTRO, PUO' RIAPRIRE IL CANTIERE AL PORTO. MOLO E DRAGAGGIO COMPLETATI ENTRO GIUGNO.
Dopo il dissequestro disposto dal Tribunale del Riesame per consentire il completamento dei lavori al Porto di Policastro la Guardia Costiera di Palinuro ha autorizzatola riapertura del cantiere e quindi la rimozione dei sigilli per l’esecuzione degli interventi previsti dal progetto. L’ordinanza del Comandate Arcangeli consente all’impresa Edil Sub, che ha avviato le opere, di riprendere i lavori e di ultimarli entro il 30 giugno 2018. Se sarà rispettata la nuova tabella di marcia, prima della prossima stagione estiva, dunque, la banchina di sopraflutto sarà completata e messa in sicurezza e anche i lavori di dragaggio saranno ultimati. Nell’ ordinanza sono indicate una serie di regole a cui l’impresa e il Comune dovranno attenersi a tutela dell’incolumità pubblica e dell’ambiente. A partire dal posizionamento di apposite boe nelle aree portuali interessate dai lavori, per consentire in un immediato riconoscimento dell’aree interdette. Boe che durante i lavori eseguiti nell’estate scorsa, ed ora sotto inchiesta, non sono state posizionate nell’area cantiere. Questo è uno degli aspetti che è stato evidenziato anche nella denuncia che ha fatto scattare l’indagine della Procura di Lagonegro. Nella stessa ordinanza il Comandante della Capitaneria di Porto impone all’impresa di recuperare, a proprie spese, i materiali che accidentalmente dovessero cadere in acqua e di mantenere pulite costantemente le banchine e le aree in concessione. Mentre l’indagine per inquinamento ambientale va avanti, dunque, possono riprendere i lavori nel cantiere aperto al porto di Policastro e questa volta l’impresa dovrà eseguirli secondo le disposizioni in materia e le autorità competenti fare in modo che questo avvenga, per evitare un altro sequestro e l’apertura di un nuovo fascicolo d’indagine.
Antonietta Nicodemo
SCARICHI REFLUI IRREGOLARI. SEQUESTRI IN TRE VILLAGGI TURISTICI DI PISCIOTTA E MARINA DI CAMEROTA.
Altri tre sequestri preventivi in altrettante strutture ricettive per irregolarità negli scarichi di acque reflue. Sono quelli scattati lunedì ad opera della Capitaneria di Porto di Palinuro nei confronti di tre villaggi turistici “La Baia del Silenzio” e “Le Maree” di Pisciotta e il “Villammarina” di Marina di Camerota. Si tratta del prosieguo dell’operazione già scattata ad ottobre quando furono tredici i provvedimenti di sequestro effettuati in note strutture ricettive di Camerota, Palinuro, Pisciotta, Ascea, Casalvelino, Ogliastro ed Agropoli. Un’operazione che portò anche alla denuncia di 14 imprenditori per inquinamento ambientale. Le motivazioni, ieri come oggi, sono legate agli accertamenti effettuati per verificare il rispetto della normativa sugli scarichi di acque reflue. Le strutture avrebbero violato tali vincoli e quanto disposto dalla legge anche in merito ai filtri delle piscine. Le anomalie sarebbero venute fuori a seguito anche delle analisi, compiute con il supporto dell’Arpac, tese ad appurare il valore limite delle emissioni dei reflui industriali nelle acque superficiali e nella rete fognaria.
LEGAMBIENTE CAMPANIA. DOPO 17 ANNI VA VIA MICHELE BUONOMO. NUOVO PRESIDENTE MARIA TERESA IMPARATO
Dopo 17 anni alla guida di Legambiente Campania il salernitano Michele Buonomo lascia la presidenza. Al suo posto subentrerà un’altra salernitana Maria Teresa Imparato , 31 anni di Eboli laureata in Scienze Internazionali con specializzazione in Cooperazione allo sviluppo, si occupa di volontariato internazionale e progettazione europea per Legambiente, di cui è attualmente segretaria regionale. “ E’ giunto il momento di cedere il testimone – afferma Buonomo – in tutti questi anni ho dato il mio contributo all’associazione seguendo l’innato desiderio di partecipare attivamente alle politiche ambientali. Tanti gli obbiettivi raggiunti su tutto il territorio campano. L’incremento della raccolta differenziata e degli orti sociali è solo uno dei nostri successi. Maria Teresa saprà guidarci nella giusta direzione perché è una ragazza, che oltre ad avere le competenze, è dotata di generosità e umiltà, elementi necessari per far prevalere i veri interessi ambientali” . A Buonomo si devono tante iniziative avviate anche nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Progetti e protocolli d’intesa a favore del turismo sostenibile e a tutela del patrimonio ambientale della vasta area protetta. Con lui a Sapri e San Giovani a Piro è stato possibile ripristinare vecchi sentieri, attraverso i campi di volontariato di Legambiente. Buonomo è anche tra i firmatari del protocollo d’intesa che ha portato all’abbattimento del cementificio lungo la costa saprese. Il direttivo regionale si riunirà sabato prossimo 17 febbraio a Napoli presso la sede dell’associazione e in quella seduta nominerà ufficialmente Maria Teresa Imparato alla presidenza al posto di Michele Buonomo. Una persona che ha saputo interagire con i vari schieramenti politici senza incappare in dissapori perchè ha fatto sempre prevalere gli interessi dell’ambiente, mai quelli personali. Lo storico presidente di Legambiente si prepara a lasciare la guida dell’associazione che però continuerà a seguire i percorsi da lui tracciati.
Antonietta Nicodemo
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