Polla, molestie in ospedale. Indagano i Carabinieri.
Avrebbe subito una molestia in ospedale. Ci sarebbe una denuncia presentata da una donna presso i carabinieri della stazione di Polla che ricostruisce questo episodio. Sulla vicenda vige il massimo riserbo. Pare che tutto sia avvenuto all’interno di un reparto del “Luigi Curto” di Polla. Una donna durante una visita sarebbe stata palpeggiata da un medico e avrebbe riferito quanto accaduto ai carabinieri i quali avrebbero avviato degli accertamenti per verificare quanto denunciato dalla donna. Dall’ospedale non trapela nulla. Se dovessero emergere riscontri, anche il presidio potrebbe muoversi attraverso un’indagine interna.
Daria Scarpitta
Capaccio, infiltrazioni criminali nel trasporto degli infermi e nelle onoranze funebri. In carcere l’imprenditore Roberto Squecco.
Capaccio, infiltrazioni camorristiche nelle pompe funebri e nel soccorso pubblico: 11 persone nei guai. Ruotavano attorno agli affari dell’imprenditore Roberto Squecco. Le indagini partite dopo il carosello di ambulanze per festeggiare la vittoria di Alfieri.
Per info:
Proponiamo di seguito l'intervista al procuratore di Salerno sulla criminalità organizzata nel nostro territorio:
Daria Scarpitta
Comunità Montana del Vallo di Diano. Cavallone a un passo dalla presidenza.
La candidatura di Francesco Cavallone a presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano incassa anche il via libera dei sindaci di Atena Lucana, Polla, Buonabitacolo e Montesano del gruppo autonomo “Strategia Vallo”. Una approvazione che rientra nell’ambito del dibattito politico in corso per il rinnovo dei direttivi di diversi enti sovracomunali del territorio valdianese. “Le discussioni di queste settimane - spiegano i quattro Sindaci - hanno superato le vecchie logiche personalistiche e campanilistiche che per tanto tempo sono state zavorre per il nostro territorio. La condivisione della candidatura del Sindaco di Sala Consilina a Presidente della Comunità Montana si prefigura come l’inizio di un nuovo percorso per lo sviluppo del territorio”.
Cavallone ad oggi gode del sostegno della maggioranza: complessivamente hanno garantito la propria fiducia 12 su 14 dei componenti del consiglio generale. I due che restano fuori da questo accorso sono l’assessore di Casalbuono Attilio Romano, che si era proposto per la presidenza, e il presidente uscente Raffaele Accetta. Con la prossima elezione per il rinnovo di giunta e presidente si chiuderà l’era Accetta: il Sindaco di Monte San Giacomo ha guidato l’Ente per circa 12 anni. Un lavoro apprezzato da molti è il caso del presidente del Parco e consigliere regionale Tommaso Pellegrino.
Antonietta Nicodemo
Buonabitacolo, ignoti mandano in fumo una centralina elettrica. Il sindaco Guercio: "Siete delle bestie incivili e io non vi rappresento".
“Siete delle bestie incivili e io non vi rappresento”. Con queste parole il sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio ha stigmatizzato l’azione di alcuni ignoti che hanno incendiato una centralina elettrica in località Cornalito lasciando al buio un intero quartiere. Proprio poco prima, il Comune era intervenuto per riparare un guasto che già aveva creato dei disagi. Alle normali problematiche si sono aggiunte le azioni vandaliche. Il sindaco ha minacciato di denunciare quanto accaduto ai carabinieri. Ai social ha affiato invece tutta la rabbia per l’episodio: “In questi casi - ha scritto - provo un senso di vergogna poiché in quanto Sindaco rappresento anche personaggi che per chissà quali misteriose ragioni si divertono a distruggere, a rovinare, a inquinare. Siete delle bestie incivili e non meritate nessuna considerazione. Non valete niente. Avevamo appena riparato un guasto complesso che aveva causato disagio a molte persone che per troppo tempo erano rimaste al buio. Cosa avete ottenuto? Vi siete tolti uno sfizio? Ma che soddisfazione! Io non vi rappresento, chiunque voi siate. Mi dispiace per i cittadini residenti in zona Cornalito: a causa di qualche bestia dovete pazientare un altro poco”. Il danno è attualmente in corso di riparazione e per la serata dovrebbe essere risolto.
Daria Scarpitta
Scario senza depuratore: iniziato il processo che vede imputati il sindaco Palazzo e un funzionario dell'Ente.
Scario senza depuratore. È iniziato il processo che vede imputato il sindaco di San Giovanni a Piro Ferdinando Palazzo e un funzionario dell’Ente a seguito degli accertamenti avvenuti nel 2015, appena pochi giorni dopo l’insediamento del primo cittadino, che rilevarono gli scarichi in mare delle acque reflue urbane di Scario. La vicenda è quella ben nota iniziata il 25 giugno di sei anni fa, e poi proseguita nel 2016 con un nuovo accertamento a seguito di una rottura della condotta fognaria, sebbene i reati contestati arrivino fino ad oggi in quanto ritenuti permanenti. I controlli contestarono a sindaco e dirigente dell’Ufficio lavori Pubblici lo scarico in mare attraverso la condotta sottomarina dei reflui della frazione Scario, senza alcun trattamento preventivo se non quello di grigliatura, il deterioramento delle acque marine di Scario, area sottoposta a speciale protezione, e di conseguenza l'inquinamento ambientale in quanto i reflui immessi erano contaminati e con la presenza anche di escherichia coli.
Stamane presso il Tribunale di Vallo della Lucania si è svolta la preliminare nel corso della quale il confinante Comune di Santa Marina ha chiesto di costituirsi parte civile in quanto danneggiato da tali condotte. Il legale del sindaco, l’avv. Franco Maldonato si è però opposto a questa lettura non essendo stata fornita dal Comune di Santa Marina alcuna prova che l’eventuale degradazione delle acque litoranee di Scario si fosse propagata in direzione di Policastro. Il giudice ha accolto l’opposizione e ritenuto inammissibile la richiesta del Comune di Santa Marina. Successivamente il nuovo Pm, il dottor Pizzi, ha chiesto e ottenuto termine per studiare il fascicolo e la memoria difensiva dei due imputati.
Il sindaco Palazzo ha sempre rivendicato la propria azione in favore dell’ambiente e della qualità delle acque di balneazione, e il lavoro compiuto per ovviare all’ereditata mancanza del depuratore, puntando alla realizzazione di uno nuovo, anche a fronte di un progetto comprensoriale, in cui tra l’atro Santa Marina e San Giovanni sono partner, rimasto al palo. Questo e altro è contenuto nei documenti presentati in propria difesa. Il giudice ha concesso tempo al nuovo Pm per poterli analizzare. La prossima seduta del processo si svolgerà il 16 marzo.
Daria Scarpitta