Svolta a Vallo della Lucania sul caso di una presunta violenza sessuale su minore avvenuta nel dicembre 2024. Il sostituto procuratore Antonio Pizzi ha infatti chiesto l’archiviazione per un 70enne originario di Celle di Bulgheria, accusato di violenza sessuale pluriaggravata ai danni della figlia 13enne della compagna, in quanto l’uomo sarebbe stato vittima di un complotto. Secondo quanto denunciato mesi fa dalla donna, i fatti risalirebbero alle feste di Natale 2024, quando in un’abitazione di Vallo l’uomo avrebbe abusato della ragazza. A coglierlo sul fatto la sorella della 13enne, accompagnata poi al Pronto Soccorso del “San Luca”, dove i sanitari allertarono le forze dell’ordine e scattò così la denuncia nei confronti dell’uomo.
Parallelamente, però, il 70enne aveva presentato una denuncia-querela, sostenendo di essere stato drogato, ridotto a uno stato d’incoscienza e derubato di beni personali. In base al suo racconto, la sera del 30 dicembre scorso gli sarebbe stato servito un bicchierino di limoncello contenente dello stupefacente, versione che combacia con le analisi effettuate in cui è emersa la positività alla cocaina. Poi, risvegliatosi, il 70enne avrebbe scoperto la mancanza di contanti, cellulare e altri oggetti personali, e sempre secondo la sua versione, gli sarebbero state scattate delle foto compromettenti in compagnia della 13enne, utilizzate prima per estorcergli denaro e poi, al rifiuto, per accusarlo di abusi sulla ragazza.
La querela contro la compagna e le due figlie ha portato a una scissione del procedimento: da una parte la violenza sessuale, per cui è stata chiesta l’archiviazione, dall’altra il fascicolo su calunnia e sottrazione indebita di denaro, trasferito alla Procura di Salerno. Il PM ha inoltre trasmesso la documentazione al Tribunale per i Minorenni, ipotizzando un concorso nel delitto di calunnia anche a carico della 13enne.

