Il gip del Tribunale di Vallo della Lucania ha deciso per l’archiviazione del caso sulla tragedia di via Donizetti ad Agropoli, avvenuta il 22 gennaio del 2024 in cui persero la vita i coniugi Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli. Secondo quanto ricostruito, la donna, una bancaria di 43 anni, venne uccisa dal marito, pizzaiolo 63enne, con 10 coltellate, mentre l’uomo, in base all’esame autoptico morto un’ora dopo la moglie, si tolse la vita con un colpo di taglierino al collo.
All’epoca si parlò di omicidio – suicidio e anche se non è stata chiarita del tutto la dinamica della vicenda il tutto si è formalmente chiuso con un’archiviazione, accogliendo così la richiesta del pm.
La chiusura dell’indagine non ha però messo la parola fine al dolore dei familiari. In una lettera aperta a istituzioni e comunità, la mamma di Annalisa Rizzo, Maria Giovanna Russo, chiede che la morte della figlia non venga dimenticata e di aprire un dibattito pubblico per smuovere le coscienze sul femminicidio.
La donna parla anche del silenzio che ha accompagnato questa drammatica vicenda “Mi sarei aspettata un gesto di vicinanza, un segnale che la comunità che mia figlia ha abitato e amato non l’avesse dimenticata” scrive “invece, ho trovato solo un vuoto istituzionale, un’indifferenza che pesa come un macigno. La perdita di mia figlia” prosegue “non è solo la mia perdita: è una ferita per tutte noi, per ogni donna che vive nella paura. Non scrivo per accusare” conclude “ma per implorare un cambiamento. La morte di mia figlia non può essere solo un’altra statistica, un altro nome dimenticato”.