Strada del Cervati, “lavori mai sospesi”. Esposto degli ambientalisti alla Procura.

Le associazioni del comitato “Salviamo il Cervati” hanno presentato ieri alla Procura di Lagonegro un esposto in cui chiedono ai magistrati di indagare sui lavori abusivi che si sarebbero svolti dal 10 novembre ad oggi sulla cosiddetta “strada del Cervati”. Secondo le associazioni. infatti. i lavori non sarebbero mai stati interrotti, neppure nel periodo del cosiddetto “fermo biologico”, previsto dal 1 aprile al 15 luglio e sarebbero tutt’ora in corso, in modalità ridotta, dicono gli ambientalisti, spesso  in aree chiuse,  ma i sopralluoghi fatti avrebbero evidenziato la continuità dei lavori. E questo in  contrasto con quanto affermato dallo stesso Comune di Sanza in una nota del 13 giugno in risposta all’ente Parco del Cilento nella quale si legge che i lavori sono sospesi dal 10 novembre a seguito del verbale di sospensione redatto dall’ing. Trotta. Un attestazione che, dicono gli ambientalisti,  si pone a sua volta in insanabile contrasto con l’ordinanza del 10 giugno 2024 con la quale il Sindaco, Vittorio Esposito, disponeva per “l’intensificarsi dei lavori di rifacimento del manto stradale “la chiusura della strada di accesso al Monte Cervati a partire dal 17 giugno 2024 “. Ordinanza quest’ultima poi annullata  dal ricorso al Tar del Parco. Le associazioni vogliono vederci chiaro e si sono rivolti alla Procura, portando a sostegno una serie di foto e testimonianze che attestano la presenza degli operai sul cantiere nei mesi di gennaio, febbraio e giugno nonostante le sospensioni. “ Ci auguriamo che la Procura voglia approfondire e indagare –ha detto  Giovanni Marino di Salviamo il Cervati- si tratta di lavori abusivi , e dunque non si sa come siano stati contabilizzati ed eseguiti, e durante il fermo biologico c’è il rischio di reati ambientali”.