Stop alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sapri. L’ha ordinato il Tar con un suo decreto monocratico accogliendo la richiesta dei sindaci che si sono opposti alla delibera con cui la giunta regionale ha disposto l’interruzione del servizio . L’ Asl con una sua nota, in ottemperanza ai decreti cautelari emessi dal tribunale, ha già disposto la sospensione dell’efficacia dei precedenti provvedimenti di chiusura e disposto la ripresa dell’operatività del punto nascita, fino a nuove determinazioni, dato che l’ efficacia del decreto monocratico è limitata fino al 5 novembre 2025, quando il Tar entrerà nel merito del ricorso.
<< Con questo decreto si riconosce il valore cruciale e l’insostituibilità del punto nascita per un bacino d’utenza vastissimo e geograficamente penalizzato>>, dichiarano gli avvocati Mariarosaria Mazzacano, Marcello Feola, Gaetano Giordano e Lorenzo Lentini , che hanno curato il ricorso , molto articolato. Pone in evidenza, tra le altre cose, gli elementi che non sono stati presi in considerazione, nel decidere di sopprimere l’importante servizio, a partire dalle enormi distanze con gli altri ospedali , la cattiva condizione in cui versano le strade e il ritardo nel chiedere la deroga, che è stata avanzata dalla regione solo dopo l’interruzione del servizio. Tutti aspetti che il Tar valuterà nell’udienza collegiale fissata per il prossimo 5 novembre. In quella sede il Tribunale dovrà decidere se accogliere o meno, in maniera definitiva, il ricorso del comitato dei sindaci, sostenuto da 16 comuni su 17, Santa Marina è l’unico a non aver aderito.
Le soddisfazioni di amministratori, sindacati e medici.

