Solo 15 giorni fa era finito ai domiciliari per oltraggio , resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, danneggiamento aggravato e ricettazione. Ma questo non gli aveva impedito di continuare con le sue attività illecite. Per il sorvegliato speciale Vito Trotta ieri si sono spalancate le porte del carcere di Potenza per il reato di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio. Ancora una volta a beccarlo con le mani nel sacco sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo di Sapri che nel corso di un normale controllo per garantire la sicurezza durante le festività hanno effettuato una perquisizione a casa del 34enne saprese, già noto alle forze dell’ordine visti i precedenti per droga e furti.Qui ben nascosta all’interno dei condotti di aereazione della cucina i militari hanno rinvenuto un cospicuo quantitativo di stupefacenti. Avvolti nel cellophane sono stati recuperati 170 gr di hashish suddivisa in ovuli da 9 grammi ciascuno. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione e un coltello intriso di hashish. La droga, di ottima qualità, era destinata al mercato locale e in parte era già stata smerciata alimentando il mercato illegale delle feste. Per trasportare le dosi veniva utilizzato l’involucro giallo delle sorprese degli ovetti di cioccolato. Trotta non aveva posto fine alla sua attività losca neppure dopo lo scontro avuto con i carabinieri ai primi di dicembre. In quel caso, durante un controllo, nel suo garage erano stati ritrovati un decespugliatore e una bicicletta elettrica risultati poi rubati. In quell’occasione Trotta era andato in escandescenze, aggredendo il comandante della stazione di Sapri Pietro Marino e sferrando calci alla vettura di servizio. Per questa vicenda stava scontando i domiciliari, senza per questo frenare l’attività di spaccio.