Sanità, liste d’attesa infinite. “Da Salerno fino a Sapri per una visita ortopedica. E’ un’odissea!”.

Dal nord al sud della Provincia di Salerno è emorragia di  personale sanitario e caos nell’organizzazione con le liste d’attesa che si allungano sempre più. Questa volta il grido d’allarme arriva da Salerno dove i disagi  non sono molto diversi da quelli vissuti in periferia. A segnalarli in una nota il sindacalista della Uil e primario del reparto gravidanza a Rischio del Ruggi, dott Mario Polichetti. “È un’odissea” – ha denunciato – “Le liste d’attesa sono talmente intasate che se qualcuno ha bisogno di una visita ortopedica urgente, l’opzione più rapida è recarsi a Sapri il 18 giugno prossimo. Ma questo significa percorrere 147 chilometri. Un viaggio che comporta costi assurdi per una famiglia che già non può permettersi un consulto privato. “ Un tema non nuovo a chi vive in periferia, ora lamentato anche in città. “Non è accettabile – ha proseguito Polichetti -che per una semplice visita si debbano affrontare tali disagi. Se non si vuole arrivare a  Sapri, bisogna aspettare fino a ottobre per una visita a Buccino, che non è proprio vicino, o attendere fino al 12 dicembre per un appuntamento nell’ambulatorio di Cava de’ Tirreni. Questo è un sistema che non funziona”. Il dato positivo è che la risposta dell’ospedale di Sapri  e del suo reparto di Ortopedia è celere e immediata, ma resta comunque l’immagine di una sanità in affanno su tutto il territorio. Polichetti fa un appello all’Asl affinché crei collaborazioni con ambulatori convenzionati per ridurre le liste d’attesa e invita gli specialisti salernitani ad unirsi per creare un Cup solidale. Ognuno con le proprie competenze e con il supporto delle numerose onlus presenti sul territorio.