Punto di nascita di Sapri, la mobilitazione continua. Le richieste del Comitato a sindaci, Regione e Ministero.

Il giorno dopo la mobilitazione in difesa dell’ospedale di Sapri il Comitato di lotta dà il via alla  annunciata vertenza, ribadisce il proclamato stato di agitazione cittadina e avanza delle richieste bipartisan a tutte le istituzioni coinvolte, dal livello locale a quello nazionale. Nello specifico il Comitato chiede l’istituzione di un tavolo tecnico sull’Immacolata con i sindaci del Distretto 71 presso la Direzione Generale dell’Asl di Salerno. Chiede inoltre alla Giunta Campana di provvedere all’attuazione del Piano Aziendale, allo sblocco ed erogazione dei fondi destinati all’ospedale saprese e al completamento della dotazione organica. Al Ministro della Salute infine chiede di fornire immediata risposta alle interrogazioni parlamentari e di ricevere con urgenza una delegazione del Comitato. A sostenere la protesta Il Movimento 5Stelle. “ Chiudere un reparto, che ha  ottenuto anche la qualifica di Punto Rosa – ha detto il consigliere regionale Cammarano – significa condannare intere famiglie a un’odissea sanitaria.” A fargli eco la Coordinatrice provinciale Virginia Villani: “ Proprio il 5 maggio – ha detto- si celebra la Giornata Internazionale delle Ostetriche, e mentre nel mondo si riconosce il loro valore, qui a Sapri si è scesi in piazza per difendere il loro ruolo”. Da più parti arriva la richiesta di modificare la legge Balduzzi. Dal palco dove in serata si è svolto un concerto musicale di impegno civile  sono arrivati i numeri dell’emergenza che riguardano l’ospedale saprese: circa 50 medici previsti in pianta organica e mancanti, gravi carenze di altro personale sanitario, fondi per la ristrutturazione  e altri interventi di cui si sono perse le tracce. Il Comitato e i cittadini non vogliono mollare. “Ora basta- dicono – la battaglia è appena iniziata”.