“Esprime tristezza e dolore” la Diocesi di Vallo della Lucania per la condanna in primo grado del sacerdote e la sua perpetua per atti persecutori nei confronti di una parrocchiana. Il Vescovo, Mons. Vincenzo Calvosa, ha manifestato vicinanza, sostegno e solidarietà alla vittima e all’intera comunità del Cilento interno dove sono avvenuti i fatti, soprattutto perché provata da una vicenda che ha provocato e continua a provocare sconcerto e anche imbarazzo.
I fatti risalgono al 2021, quando il religioso avrebbe iniziato a tempestare di telefonate e messaggi ambigui una giovane parrocchiana: pare la controllasse e seguisse costantemente, spesso con l’aiuto dell’anziana perpetua, e stando agli atti avrebbe anche contattato la madre della donna per tentare di convincere la figlia a far troncare la relazione con il suo fidanzato, che il sacerdote aveva etichettato come “delinquente”. Sempre secondo quanto acquisito durante le indagini, i fatti sarebbero culminati con un inseguimento in auto da parte del religioso nei confronti della parrocchiana, che esasperata ha trovato il coraggio di denunciare.
Si è arrivati così al processo in primo grado: il giudice del Tribunale di Vallo della Lucania ha condannato il sacerdote a un anno e otto mesi di reclusione e la perpetua a 8 mesi di reclusione: per entrambi la pena è sospesa.