Policastro, locali al porto. La Cassazione respinge il dissequestro chiesto dal Comune.

La Corte di Cassazione  ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal sindaco del Comune di Santa Marina con cui chiedeva il dissequestro di un locale di 32mq ubicato in una struttura polifunzionale sul porto di Policastro. Lo scorso 14 dicembre erano stati apposti i sigilli ai locali che si trovano sul demanio marittimo per l’ipotesi di reato di occupazione indebita.  Il Comune, infatti, secondo le accuse, vi aveva ubicato uffici propri, mentre i locali dovevano essere in uso alla Guardia Costiera di Palinuro in virtù  di un provvedimento  di concessione del gennaio 2012  firmato dalla Capitaneria di Porto di Salerno. Il Comune di Santa Marina aveva chiesto il dissequestro dei locali rivolgendosi prima al Tribunale del Riesame  e, di fronte al diniego di questi , in Appello e infine in Cassazione. Ora è arrivata la pronuncia dell’ultimo grado di giudizio che di fatto non accorda il dissequestro affermando che la Giunta regionale della Campania nel 2009 assegnò  la struttura polifunzionale del porto di Policastro al Comune di Santa Marina, a seguito di sua richiesta di utilizzo di bene demaniale,  e nel 2013   prorogò fino a fine 2020 la concessione, ad esclusione però dei 32mq in questione, proprio visto che erano stati dati in uso dalla Capitaneria di porto di Salerno alla Guardia Costiera di Palinuro. la Cassazione ha dunque dichiarato inammissibile il ricorso  e condannato il Comune al pagamento delle spese processuali e  di 3mila euro in favore della Cassa delle ammende. “ Questo capriccio – hanno detto i consiglieri di opposizione –  ci è costato circa 22 mila euro tra oneri di legge, onorari ad avvocati e ammenda quando sarebbe stato più giusto e meno oneroso , anziché ostinarsi a fare causa, scusarsi con la Capitaneria per l’occupazione indebita e accogliere la sua presenza sul porto di Policastro come presidio di sicurezza e legalità. ”