

Sotto sequestro a Policastro una piscina in costruzione abusivamente all’ombra delle mura romane. I lavori sono stati sospesi e i presunti responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lagonegro. Gli interventi non autorizzati servivano a trasformare una vecchia cisterna in una piscina. Pare che il progetto goda dei permessi per il ripristino della vasca di raccolta delle acque piovane ma non delle autorizzazioni per il cambio di destinazione d’uso della stessa. Insomma non poteva diventare una vasca in cui potersi tuffare o attorno alla quale sdraiarsi per prendere il sole, trattandosi anche di una struttura a ridosso di un sito archeologico e sottoposta a una serie di vincoli. Per il momento sono tre le persone ritenute responsabili dell’abuso: il committente dei lavori, un cittadino che non risiede a Policastro, il direttore dei lavori e il titolare dell’impresa esecutrice delle opere bloccate dai Carabinieri della Compagnia di Sapri. Ciascuno degli indagati dovrà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati per evitare il rinvio a giudizio e quindi un processo per abusi edilizi. La piscina sequestrata doveva essere probabilmente di pertinenza di una delle abitazioni che insistono in quella zona preziosa della cittadina rivierasca