21 arrestati, provenienti da undici province italiane, anche quella salernitana, nel blitz, scattato all’alba di venerdì 27 giugno, contro il clan dei “Cursoti Milanesi”. Per questa operazione antimafia, denominata “Cerbero”, sono stati impiegati oltre 200 Carabinieri del comando provinciale di Catania.
Il provvedimento, emesso dal gip su richiesta della DDA, Direzione Distrettuale Antimafia, ipotizza, a vario titolo, i reati di estorsione, associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da sparo in concorso. È contestata anche l’aggravante del metodo mafioso.
L’intervento, eseguito con il supporto dei reparti specializzati dell’Arma, ha avuto luogo, contemporaneamente, oltre che a Catania, anche, come detto, in altre province, tra cui Salerno e Benevento. Il clan, storicamente radicato nella città etnea, fu fondato dai fratelli Jimmy e Nuccio Miano e divenne noto tra gli anni ’70-’80.
Le indagini, che hanno avuto questo epilogo, sono collegate a un precedente blitz avvenuto pochi anni fa, quando i Carabinieri fecero irruzione in una casa a Vaccarizzo, in provincia di Catania, e arrestarono alcuni esponenti dello stesso sodalizio mafioso, barricati in casa dopo una sparatoria.
Pasquale Bortone