Omicidio Vassallo, chiesta l’archiviazione per il carabiniere Molaro e Salvatore Ridosso.

Nuovi sviluppi nell’ambito della vicenda giudiziaria relativa all’omicidio del sindaco-pescatore Angelo Vassallo. La Procura di Salerno ha chiesto l’archiviazione per il carabiniere Luigi Molaro. Secondo quanto riferisce il giornalista Vincenzo Iurillo su Il Fatto Quotidiano, per gli inquirenti Molaro avrebbe partecipato attivamente alle azioni di depistaggio volte a portare le indagini verso il piccolo spacciatore Humberto Bruno Damiani subito dopo l’omicidio. Fu lui a recuperare le immagini di video sorveglianza, manipolare le foto, prendere appunti poi passati al suo superiore  Cagnazzo e fare da intermediario con delle telefonate tra l’ufficiale dei Carabinieri e i fratelli Palladino indagati per traffico di droga . Tuttavia, tutte le sue azioni, per la Procura,  sarebbero da inquadrarsi in un “rapporto di asservimento” nei confronti di Cagnazzo, avrebbe cioè solo messo in pratica  quanto gli era stato ordinato dal suo superiore. Il prossimo 20 febbraio  verrà discussa dinanzi al gip la richiesta di archiviazione a cui si oppongono i fratelli del sindaco, Dario e Massimo Vassallo. La Procura ha chiesto l’archiviazione anche  per Salvatore Ridosso, figlio del boss Romolo, perché pur avendo partecipato al sopralluogo precedente all’omicidio,  è da ritenersi estraneo al gruppo criminale. Secondo le risultanze delle indagini, ancora in corso, sono 4 le persone considerate direttamente coinvolte nell’omicidio, sia pure con ruoli diversi: il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere Lazzaro Cioffi, Romolo Ridosso e l’imprenditore di Scafati Giuseppe Cipriano.