
C’è anche un imprenditore residente a Casal Velino tra le 8 persone arrestate stamattina, alle prime luci dell’alba, dai Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto operativo dei colleghi di Milano, Siena ed Agropoli, e con il coordinamento della Procura di Reggio Calabria, nel corso di un’operazione che ha interessato Calabria, Campania, Toscana e Lombardia. Le 8 persone raggiunte dalle misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale sono responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di bancarotta fraudolenta.
Gli arrestati, titolari di cariche o qualifiche societarie, con più azioni compiute con lo stesso disegno criminoso ed in tempi diversi, distraevano e dissipavano il patrimonio delle società “Multiservizi S.p.a.” e “Gestione Servizi Territoriale S.r.l.” (G.S.T. S.r.l.) a svantaggio dei creditori, causandone dolosamente il fallimento. L’uomo arrestato residente a Casal Velino, ma di origine calabrese, risulta essere l’amministratore pro tempore della Multiservizi s.p.a. E’ stato ristretto ai domiciliari dalle fiamme gialle agropolesi, dirette dal cap. Ciro Sannino.
I fondi pubblici finiti sotto inchiesta erano destinati alla manutenzione dei principali servizi cittadini di Reggio Calabria e secondo gli inquirenti sono stati distratti e lucrati dalle cosche di ‘ndrangheta grazie ad accordi con politici e imprenditori collusi. Questo è il quadro che è stato disegnato nel corso dell’inchiesta
coordinata dalla Dda e condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio che ha portato all’arresto degli ottoo imprenditori che ricoprivano incarichi nelle società Multiservizi, partecipata dal Comune, e Gst, fallite nel 2014 e nel 2015. L’accusa è bancarotta fraudolenta.