Politica e territori divisi sulla vicenda giudiziaria che ha travolto il presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri. C’è chi, tra i tanti che lo hanno sostenuto, difende la sua operatività, chi a gran voce ne chiede le dimissioni, proprio alla luce delle accuse mosse nei suoi confronti. Nelle 114 pagine dell’ordinanza vengono descritte infatti le ingerenze di Alfieri negli affidamenti delle gare al fine di aggiudicarle ad imprese a lui vicine disponibili a corrispondergli altre utilità in cambio. Un modus operandi che avrebbe determinato una “sistematica violazione dei principi di rotazione delle gare” dando un ruolo preminente ad esempio alla Dervit, nei cui confronti Alfieri, stando alle intercettazioni, è pronto anche ad intervenire, visti i ritardi nell’arrivo del finanziamento regionale, anticipando 500 mila euro all’anno con fondi di bilancio comunale. “ Con me si dorme a quattro guanciali- dice Alfieri in una intercettazione- perché quando nacque il diavolo io già tenevo la coda…”. Di qui il suo procedere nonostante intoppi e lentezze burocratiche . D’altra parte la Dervit assicurava lavori e incarichi alla Alfieri Impianti, società di cui è titolare la sorella Elvira, finita ai domiciliari, ma di cui anche Alfieri e la figlia possiedono delle quote. Il mancato finanziamento regionale dunque per i lavori della pubblica illuminazione non consente di pagare la Dervit che a sua volta non corrisponde il dovuto alla Alfieri Impianti, che infatti va in crisi per qualche mese non riuscendo a pagare gli operai. Ed è Alfieri a sollecitare, ad intervenire, a cercare soluzioni, pronto anche a mettere mano al bilancio comunale, pur di risolvere. Per gli inquirenti l’Alfieri Impianti è di fatto nelle mani del sindaco che partecipa a tutte le riunioni operative della stessa, informa quando la Regione ha disposto i pagamenti, le consente di aggiudicarsi commesse pubbliche e, in palese conflitto d’interessi, si occupa perfino dello svincolo di una polizza assicurativa che spetta anche alla Provincia. Si attende ora l’interrogatorio di lunedì per capire se e come risponderà Alfieri a tutta questa mole di accuse chiarendo la propria posizione.
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