Febbre del Nilo: seconda vittima nel salernitano. E’ il noto imprenditore Gabriele Punzo. Era ricoverato a Vallo.

La Febbre del Nilo miete la seconda vittima in provincia di Salerno. Non ce l’ha fatta il noto imprenditore Gabriele Punzo. 79 anni, originario del napoletano, ma molto legato al Cilento, era il titolare della Tesi, azienda con sede a Cicerale leader internazionale nel settore dell’aeronautica che lo scorso anno aveva celebrato i 50 anni di attività. Punzo era ricoverato al San Luca di Vallo della Lucania dove era arrivato con i  primi sintomi  che avevano subito fatto sospettare la positività al virus West Nile. Sono stati i sanitari dell’ospedale di Vallo a sottoporlo al test e a diagnosticargli ufficialmente la patologia. Dopo un primo ricovero nel reparto Malattie Infettive, le sue condizioni si erano aggravate ed era stato trasferito in Rianimazione, dove purtroppo questa mattina è deceduto. Unanime il cordoglio che ha avvicinato la comunità napoletana a quella cilentana.  Punzo era molto conosciuto oltre che a Cicerale anche ad Agropoli , dove 9 anni fa aveva inaugurato il centro sportivo con piscina coperta  di nome Elysium. Dall’amministrazione comunale, all’epoca guidata da Alfieri gli era stata assegnata la cittadinanza onoraria. Punzo è il secondo decesso per la Febbre del Nilo in provincia di Salerno, dopo il 59enne di Altavilla Silentina deceduto ai primi di settembre. Attualmente i casi più gravi manifestatisi del virus West Nile nel salernitano si contano sulle dita di una mano. Uno dei casi riscontrati ad Altavilla, inoltre, è completamente guarito. D’altra parte nell’80% dei casi il virus non comporta sintomi, nel 15% simil-influenzali e solo in una piccola percentuale  porta alle encefaliti e alle infezioni più gravi, per lo più su anziani con pregresse patologie e fragilità. Proseguono le azioni di prevenzione dell’Asl di Salerno che sulle zanzare, veicolo della malattia, non ha rinvenuto nessun virus e che adesso si sta orientando ad effettuare controlli sugli uccelli e gli allevamenti avicoli, vero serbatoio del virus, da cui le zanzare attingono. 40 i prelievi effettuati i cui esiti devono ancora arrivare.  Da luglio gli unici riscontri positivi al virus sul territorio sono stati un uccello morto rinvenuto ad Agropoli e un cavallo morto a Monte San Giacomo, ma il virus non si trasmette dai mammiferi all’uomo.