De Luca a Sala, avanti tutta con il terzo mandato. Su Sanza: “Mi deve la cittadinanza onoraria”.

I bei tempi andati nel Vallo di Diano. È cominciato così l’atteso intervento del Governatore della Campania Vincenzo De Luca a Sala Consilina presso il Polo Cappuccini. La botta in fronte presa per la fretta all’ingresso del Comune di Padula, i comizi da solo a San Rufo con la gente rinchiusa nelle case,  gli attacchi a Quaranta che per lui da giovane rappresentava il potere delle clientele ma che ha poi rivalutato,  il rapporto con Sanza che – dice- ” mi dovrebbe dare la cittadinanza onoraria”. Un pezzo quasi di cabaret applaudito e accompagnato dalle risate di sindaco e cittadini in platea.  Tutto prima di entrare nel vivo del tema della giornata, l’autonomia differenziata, l’impegno della Regione  nel dare un’ impronta diversa alla riforma, mentre ovunque aleggia il profumo di campagna elettorale e il fatidico interrogativo sul terzo mandato. De Luca ribadisce: scuola pubblica  e sanità in primo piano, da salvare dalle decisioni del governo che penalizzano il Sud e in ciò risponde anche alla lettera inoltrata proprio per l’occasione dal rappresentante cittadino di Forza Italia Alessandro Carrazza  sulle difficoltà degli ospedali locali senza personale. “So che cosa manca – ma -ma la situazione è questa. Non possiamo fare oltre. L’interlocutore ora è il Ministro della Salute. Noi abbiamo fatto i concorsi ma abbiamo vincoli finanziari”.  De Luca poi annuncia l’arrivo nel prossimo consiglio regionale di una proposta di modifica della  legge Calderoli basata su tre punti: lo stanziamento degli stessi fondi per ogni cittadino da Nord a Sud Italia, la garanzia di uno stesso numero di medici e infermieri ogni mille abitanti,  visto che la Campania attualmente ne ha 15mila in meno il no al criterio delle gabbie salariali. “Con questa proposta di legge- aggiunge- si può saltare anche il referendum”. In ultimo De Luca snocciola il fatto e il da farsi e termina:” Dobbiamo concludere questi lavori…abbiamo ancora queste battaglie da fare”. Una chiara presa di posizione sul terzo mandato, un invito al voto ma anche un avvertimento al PD visto che aggiunge convinto “le nostre famiglie contano più delle bandiere di partito e su questa linea andremo avanti. Non ci sono dubbi”.