È indagato per omicidio e occultamento di cadavere l’imprenditore edile proprietario della villetta alla periferia di Centola, in provincia di Salerno, dove domenica scorsa si sarebbe verificato un tentativo di rapina da parte di una banda composta da tre albanesi contro la quale il proprietario dell’abitazione avrebbe sparato, ferendo due dei ladri, uno dei quali è stato trasferito al Cardarelli di Napoli. L’altro, invece, è stato ritrovato nella giornata di ieri, in un terreno, non molto distante dal campo sportivo, il cadavere del giovane albanese era all’interno di una tinozza, ben chiusa. I carabinieri lo cercavano da lunedì scorso, dopo che il complice ricoverato in ospedale ha riferito di averlo visto portare via dopo essere stato sparato . Ieri la svolta nelle ricerche,grazie la confessione fatta in Procura dall’imprenditore. Ha riferito al magistrato il luogo in cui aveva nascosto il cadavere, dove immediatamente dopo si sono recati i carabinieri. L’area è stata posta sotto sequestro mentre la salma è stata trasferita presso l’ospedale di Vallo della Lucania dove sarà eseguita l’autopsia. Il terzo componente della banda, e’ stato identificato ed è ricercato . La Procura sta ricostruendo i fatti e accertando le responsabilità di ciascuno dei protagonisti del furto con sparatoria a Foria di Centola . L’imprenditore avrebbe lasciato partire un colpo di fucile alla vista della banda di ladri che pare fossero in possesso di una pistola rubata dalla villa e dalla quale, probabilmente, avrebbero lasciato partire alcuni proiettili. Da chiarire se qualcuno abbia aiutato il proprietario della casa ad occultare il cadavere del giovane albanese.
Quanto accaduto a Centola ha riacceso il dibattito sulla legittima difesa . Un argomento che questa mattina e’ stato affrontato a Pagine con il consigliere regionale Aurelio Tommasetti, l’ opinionista Gaetano Bellotta e il presidente dell’ ordine degli avvocati di Lagonegro Vincenzo Bonafine
Ecco alcuni passaggi.