Capaccio, si è insediata la commissione d’inchiesta. A rischio scioglimento il consiglio comunale che sarà eletto.

Era stata annunciata da tempo, ma solo venerdì scorso, a sorpresa ,  presso il comune di Capaccio Paestum, si è insediata, la commissione di indagine nominata dal Prefetto di Salerno, su delega del Ministro dell’Interno. A comporla sono Savina Macchiarella, viceprefetto, Vincenzo Izzo  maggiore dei carabinieri  e Franca Maietta, funzionario dell’Amministrazione dell’Interno, attualmente collocata a riposo. L’accesso della triade in comune avrà durata di tre mesi, prorogabili una sola volta per ulteriori tre mesi. La commissione era stata sollecitata nei mesi scorsi da parlamentari di Fratelli d’Italia e Noi Moderati , dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato la gestione degli appalti comunali, e che hanno portato agli arresti anche il sindaco Franco Alfieri, poi  dimessosi dall’incarico insieme ai consiglieri di maggioranza. La  commissione d’indagine ha il compito di verificare se ci sono elementi che attestano un legame concreto tra amministratori e criminalità organizzata, così forti da compromettere  la amministrazione comunale e provinciale. Se il legame sarà evidente, in virtù di quanto previsto dal testo unico degli Enti Locali, il consiglio comunale che sarà eletto con il voto del 25 e 26 maggio, dovrà essere sciolto anche  se completamente estraneo alla precedente gestione comunale. Il lavoro della commissione d ‘indagine non influirà con la campagna elettorale in corso, ma di fatto potrebbe rendere inutile tutto il lavoro dei candidati, se in municipio sarà accertato  il legame tra politica e mafia.