Camerota, revocate le deleghe a Petrillo. “Non partecipava più, venuta meno la fiducia”.

Revocate le deleghe al consigliere comunale di Camerota Giangaetano Petrillo. Il sindaco Mario Salvatore Scarpitta nella giornata di ieri ha emanato il provvedimento con cui vengono tolti gli incarichi affidati al consigliere di maggioranza e nello specifico all’Agricoltura, Ufficio Europa, Rapporti Con Enti Sovracomunali, Pari Opportunita’, Politiche Di Genere E Diritti Civili. Le motivazioni si leggono chiaramente nel documento: una “mancata partecipazione all’azione amministrativa da parte del Consigliere con il rischio di compromissione della realizzazione del programma di mandato” e il venire meno dei “presupposti fiduciari che avevano determinato la nomina”. Le deleghe sono tornate nelle mani del sindaco che la prossima settimana potrebbe individuare un nuovo nome tra i suoi a cui affidarle. Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo di opposizione . “ Questo provvedimento- hanno detto i consiglieri di Uniti per cambiare- segna l’ennesimo capitolo di una frattura  che si protrae da mesi, iniziata con la rimozione  di Petrillo dall’incarico di assessore e dalla carica di vicesindaco . All’epoca il sindaco aveva spiegato  che tale decisione era stata concordata con l’intera maggioranza durante la convalida degli eletti , subito smentito con una nota dal consigliere stesso.” Per l’opposizione dunque l’ultimo provvedimento dimostra  che quello era solo l’inizio di una crisi profonda tra sindaco ed ex vicesindaco e che il gruppo di maggioranza non è coeso. Accuse queste rispedite al mittente dal sindaco che ha ribadito la decisione presa sin dall’inizio di creare un turn over nella figura del vicesindaco viste le diverse frazioni del Comune. Petrillo è stato vicesindaco per 20 mesi da giugno 2022 a marzo 2023. “La minoranza – ha detto Scarpitta-  parla di crisi politica dimenticando che a Camerota un’amministrazione che dura dal 2017 al 2024 non si vedeva da chissà quanto tempo. La vera crisi non è nell’amministrazione ma nella vostra mancanza di idee. Da tre anni non avete proposto nulla di concreto in consiglio comunale”.