Camerota, processo sulla falesia rinviato. Vassallo: “Istituzioni indifferenti, perché non si costituiscono parte civile?”.

L’udienza filtro per la falesia bombardata di Marina di Camerota è stata rinviata al 19 ottobre per difetto di notifica ad Enti che avrebbero dovuto essere informati del processo . Intanto c’è la possibilità in questo lasso di tempo di presentare memorie. Le associazioni che hanno presentato costituzione di parte civile chiedono una diversa qualificazione del reato: il disastro ambientale anziché una semplice violazione paesaggistica  come ora contestata al sindaco Mario Salvatore Scarpitta in modo che la vicenda non si risolva con una semplice multa. “Ciò che più indigna – ha detto la Fondazione Angelo Vassallo –  è il silenzio assordante e la totale assenza di partecipazione al processo da parte del Parco del Cilento, di Italia Nostra, del Ministero dell’Ambiente, del Comune di Ascea e degli altri comuni limitrofi. Perché non si sono costituiti parte civile? Perché questa indifferenza verso una distruzione così evidente?”. Il riferimento al Comune di Ascea è perché l’arco a tutto sesto della città di Elea, secondo alcuni studi, sarebbe stato realizzato  con materiali provenienti dalla falesia di Camerota. “Il silenzio di queste istituzioni – ha detto ancora Dario Vassallo – equivale a un menefreghismo che permette alla ‘casta’ dei sindaci di proteggersi a vicenda, anche calpestando la legge.” L’udienza del 19 ottobre sarà decisiva per l’ammissione delle costituzioni di parte civile e per la qualificazione giuridica del reato.