Aree interne, Meloni: “Declino irreversibile”. Cammarano: ” Così si accompagnano alla morte”. Soddisfatto il sindaco di Roscigno.

Divide la presa di posizione del Governo Meloni sulle aree interne. Nel nuovo Piano Strategico ad esse dedicato a pagina 45 si legge: “queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza. Hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”. Una constatazione che ha determinato subito la reazione del presidente  della Commissione Aree Interne della Regione Campania Michele Cammarano. “Dichiarare il “declino irreversibile” di questi territori – ha detto-  significa rinunciare a intervenire, spegnere ogni possibilità di sviluppo. I borghi dell’Italia interna per anni sono stati impoveriti con tagli a scuole, sanità, trasporti. Oggi invece di un piano di rilancio, ci propongono un accompagnamento alla morte”. Ad esprimere invece compiacimento per il disegno Meloni è il sindaco di Roscigno. “Finalmente si prende atto della reale condizione in cui versano le aree interne del nostro Paese – ha detto Pino Palmieri- È il riconoscimento che un intero sistema di governo del territorio, fatto di frammentazione e immobilismo, ha prodotto effetti negativi.” Palmieri sostiene che l’unica strada percorribile sia quella della fusione tra piccoli Comuni, criticando la Regione Campania che non l’ha mai incentivata e la Strategia Nazionale per le Aree Interne  definita “uno sperpero di denaro pubblico che non affronta e le cause strutturali dello spopolamento”. Sereno il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Vittorio Esposito che non vede al momento nessun contraccolpo concreto. “La legge istituzionale non è stata revocata – ha detto-  La Strategia è valida almeno  fino al 2029. Abbiamo già avuto il decreto di finanziamento, l’anno prossimo partiranno i nostri progetti”.